Pier Silvio Berlusconi su TeleMeloni: “Nessuna preoccupazione per la Rai, ci sono libertà di opinione e parola”
Pier Silvio Berlusconi non vede il problema di TeleMeloni. L'amministratore delegato di Mediaset ha parlato così alla presentazione dei palinsesti Mediaset, commentando lo stato di salute della Rai e dicendosi non preoccupato per l'instabilità del clima interno del servizio pubblico. "Onestamente non vedo il problema di Tele Meloni, dire che in Italia non c'è libertà di parola e di opinione a me sembra poco vero", ha detto Berlusconi rispondendo ai giornalisti nel corso della presentazione dei palinsesti del 16 luglio a Milano.
"La Rai ha perso molto, ma è un'istituzione"
Commentando lo stato del servizio pubblico e le difficoltà degli ultimi, tenendo conto anche dell'ingresso di Nove nella partita delle generaliste, Berlusconi ha risposto alla domanda di Fanpage.it sull'essere al centro di un quarto polo rinforzato (quello di Discovery) e uno indebolito (quello della Rai)2: "In Rai hanno perso un alto valore in termini di rapporto col pubblico. Però la Rai è molto forte, un'istituzione di cui io personalmente non solo da concorrente, ma da cittadino, ho grande rispetto. Hanno risorse per resistere e superare ogni cosa. Hanno duemila giornalisti, un livello produttivo altissimo. Poi ovviamente ci sono momenti più facili e più difficili, ma non sono preoccupato per il servizio pubblico, dal punto di vista di ascolto e per la concorrenza di Discovery".
Berlusconi sul ruolo di Nove: "Non abbiamo timori"
Proprio in relazione al ruolo di Warner Bros. Discovery, gli investimenti fatti su Nove e il peso che potranno avere anche sulle sorti di Mediaset, Berlusconi ha precisato: "È chiaro che il quadro competitivo con Nove si complichi ancora di più, dovremo stare attenti a lavorare anche tenendo conto di questo. Non abbiamo particolari timori, perché la massa critica di prodotto e contatti, soprattutto commerciale, che sta nelle nostre mani, secondo noi ci porterà a resistere molto bene. Hanno fatto le scelte più furbe, una nuova rete che parte in Italia e prende solo volti già noti e format che fanno già parte delle nostre abitudini", ha aggiunto Berlusconi, riferendosi a un recente commento pubblico in cui aveva parlato della nuova concorrente: "Non era una critica, quando ho detto che Discovery guarda indietro non lo dicevo in senso negativo, riflettevo solo sull'investimento dell'investimento di una multinazionale americana esperta di produzioni che punta su un prodotto storico della Tv italiana e questo è molto indicativo del fatto che la Tv è molto legata all'abitudine".
La Lega: "Confronto con Berlusconi per futuro dell'offerta Tv italiana"
A pochi minuti dalla pubblicazione delle parole di Berlusconi arrivano, immediate, le prime reazioni politiche, in particolare della Lega che, tramite una nota fa sapere che "sarebbe lieta di confrontarsi con l’ad di Mfe-Mediaset Pier Silvio Berlusconi e la sua azienda sul futuro dell’offerta televisiva italiana, ivi compreso il miglioramento della tv pubblica con riduzione dei costi a carico dei cittadini. Il dialogo è sempre utile, anche perché l’obiettivo è migliorare la concorrenza e la qualità complessiva del prodotto a beneficio del pubblico”.