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“Perdeva mer*a come le oche”, gli audio incriminati del caso Gubbio: Kasia Smutniak ride con le lacrime

Diego Bianchi ha mandato in onda a Propaganda Live gli audio whatsapp legati alla vicenda di un ristorante di Gubbio, diventato un caso nazionale dopo la notizia di un’intossicazione alimentare con “scene apocalittiche”, prontamente smentita sia dal ristoratore che dall’ospedale. Kasia Smutniak in lacrime per le troppe risate, come d’altronde tutto lo studio.
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Una storia a dir poco surreale. Il caso del ristorante di Gubbio dove sarebbero avvenute "scene apocalittiche" dopo presunti attacchi di dissenteria fulminante a carico dei commensali è finito a Propaganda Live. Nonostante Massimiliano Casoli, titolare del ristorante Federico da Montefeltro di Gubbio, e l'ospedale abbiano smentito quanto accaduto, gli audio incriminati, che saranno messi al vaglio delle autorità (stando alle legittime intenzioni del proprietario del locale), non hanno ancora interrotto la loro corsa nel web. Motivo per il quale, Diego Bianchi ha voluto farli ascoltare durante il programma, analizzando la natura dei messaggi stessi e riducendo Kasia Smutniak in lacrime per le troppe risate.

Gli audio whatsapp mandati in onda erano i seguenti:

  • C’era mio padre a questo pranzo, però è strano perché non sono stati tutti male. Lui ha mangiato la stessa cosa di chi si è ca*ato sotto, tre o quattro sono svenuti proprio sul posto mentre si ga*avano addosso, scene apocalittiche. Cioè non penso sia stato il pesce, ché mio padre era di fronte a uno che si è ca*ato addosso anche l’anima e però stava bene.
  • Si è accappottato, ho un collega di Gubbio che mi ha raccontato che per andare a ca*are si è dovuto girare tutti i bar del corso di Gubbio, bar, ristoranti, etc… Non riuscendo a trovare un bagno ha pensato di prendere la macchina e tornare a casa, ché abitava vicino. Solo che tornando a casa, siccome era ubriaco marcio, ha cappottato in una curva e si è sca*ato addosso e siccome era ubriaco la polizia gli ha fatto anche il cu*o.
  • Io so di una signora che è svenuta e siccome si è rilassata, si è sca*ata tutta addosso.
  • Era "biscotto", ha detto che andava a fumare una sigaretta fuori e siccome aveva i calzoni bianchi perdeva la mer*a come le oche.

La smentita del ristoratore e del gruppo di pesca sportiva

Per il ristoratore e il gruppo di pescatori coinvolti, questi audio sarebbero "montate ad arte" e tutta la vicenda una colossale fake news: "Ribadiamo non sono state riportate intossicazioni alimentari di nessuna forma, nessuna delle persone partecipanti al pranzo si è recata presso autorità sanitarie ed ha avuto necessità di alcun intervento sanitario. Le due ambulanze accorse sul luogo hanno trasportato per accertamenti due pazienti dimessi nel tardo pomeriggio non evidenziando alcuna intossicazione alimentare nei referti tanto che non ha fatto seguito nessuna segnalazione alle autorità di competenza", ha scritto il gruppo di pesca sportiva coinvolto.

La smentita dell'ospedale

L'ospedale di Gubbio ha a sua volta smentito la notizia con una nota ufficiale: "In riferimento agli eventi riconducibili ad un pranzo collettivo a base di pesce che sarebbe avvenuto lo scorso 2 ottobre a Gubbio, il pronto soccorso dell’ospedale di Gubbio – Gualdo Tadino ha registrato 3 accessi di persone che hanno partecipato al suddetto convivio ma con sintomatologie non riconducibili a tossinfezioni alimentari, tra cui una persona che è stata visitata per aver riportato una lieve ferita dopo un incidente stradale e che, dopo gli opportuni controlli, è stato dimessa. Nessun caso di malattia infettiva o di intossicazione alimentare è stata segnalata, neppure in via ufficiosa, al servizio di igiene e sanità pubblica della sede di Gubbio dell’Usl Umbria 1".

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