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Perché l’operazione Corona ad Avanti Popolo su Rai 3 non è riuscita

I fuochi d’artificio e le rivelazioni promesse dall’intervento di Corona nel programma di Nunzia De Girolamo non ci sono stati. Un’intervista farraginosa, poco chiara, che è servita più a lui che al programma, come testimoniano anche gli ascolti.
A cura di Andrea Parrella
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C'era grande attesa per quello che Fabrizio Corona prometteva di raccontare ad Avanti Popolo, il talk show di Rai3 condotto da Nunzia De Girolamo dove aveva promesso nuove rivelazioni sulla vicenda calcio scommesse, dopo aver fatto i nomi di Fagioli, Zaniolo e Tonali nei giorni scorsi.

Tutto era stato organizzato al meglio, con il blocco Corona previsto dopo la partita Italia-Inghilterra su Rai1, con l'obiettivo di puntare proprio al pubblico più interessato alle vicende calcistiche. L'intervista, però, si è conclusa con un sostanziale nulla di fatto (qui la sintesi di ciò che ha detto). Nessuno svelamento, ricostruzione farraginosa, un Corona soverchiante ed egoriferito che sopraffà la conduttrice, un'intervista seguita dal prevedibile post sui social di denuncia per censura subita, prima che Corona venisse raggiunto da Staffelli con tanto di tapiro all'uscita dagli studi e nomi fatti allo stesso Staffelli. Tutto aveva l'aria di essere già studiato e inserito di un impeccabile programma di parcellizzazione dello scoop che Corona, questo bisogna riconoscerglielo, sta gestendo con notevole scaltrezza, dimostrando di conoscere a menadito le dinamiche che regolano l'intrattenimento (a scapito delle regole giornalistiche, si direbbe, ma questa è una discussione di deontologia che forse interesserà poche persone).

Insomma, l'operazione Corona ad Avanti Popolo si può definire complessivamente fallita, soprattutto se completata dal dato di ascolti del 17 ottobre. Dopo averla sparata grossa garantendo il 15% di share, una cifra oggettivamente irreale per un programma di prima serata su Rai3, Corona contribuisce sì a far crescere Avanti Popolo, ma la trasmissione passa da una media di 574.000 spettatori con il 3.6% della prima puntata ai 742.000e share del 4.3% della seconda. Numeri che si potranno valutare in modo più approfondito attraverso l'analisi delle curve e il dettaglio di share nel blocco specifico in cui lui è stato ospite, ma che a occhio non sono commisurati al clamore generato dall'aspettative per il suo intervento. A riprova della sensazione che Fabrizio Corona interessi molto più a chi la Tv la fa che a chi la guarda.

Il risultato opaco, questo bisogna dirlo, è slegato dalle polemiche delle scorse ore sul presunto cachet di Corona, contestazioni mosse all'indirizzo della stessa De Girolamo, rea a quanto pare di averlo invitato. Difficile credere che un conduttore o una conduttrice alla seconda puntata del proprio programma in prima serata, si sarebbe lasciato/a scappare la possibilità di un'intervista così succulenta, specie a fronte di un risultato di ascolti non proprio lusinghiero con la puntata di partenza. A non convincere, più che l'iniziativa, è il risultato e in questo senso le responsabilità sono di tutti, hanno a che fare con il confezionamento del blocco televisivo.

Il caso di Avanti Popolo è tuttavia testimonianza di un dato palese: l'inesauribile fascino esercitato da Fabrizio Corona sullo star system italiano. Da diverse settimane l'ex re dei paparazzi è tornato a fare il bello e cattivo tempo in Tv e la vicenda delle scommesse calcistiche, che lo ha catapultato nuovamente al centro dell'attenzione, dando seguito a una scia che era già iniziata con le sue ospitate a Belve e poi a Domenica In delle scorse settimane, è solo l'ennesimo capitolo di una saga che si articola seguendo curve e andamento della sua situazione giudiziaria. Sarà così sempre?

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"L'avvenire è dei curiosi di professione", recitava la frase di un vecchio film che provo a ricordare ogni giorno. Scrivo di intrattenimento e televisione dal 2012, coltivando la speranza di riuscire a raccontare ciò che vediamo attraverso uno schermo, di qualunque dimensione sia. Renzo Arbore è il mio profeta.
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