Perché Jessica Selassié ha vinto il Grande Fratello Vip 2021/2022? La risposta è tutta nel sentimento non corrisposto da Barù, all'anagrafe Gherardo Gaetani dell'Aquila d'Aragona. La rivincita delle sottone, coloro che per amore si fanno calpestare a piedi nudi pur di avvalorare il loro interesse e rivendicare attenzione all'oggetto del loro desiderio. Mesi di corteggiamento spinto, di avance in stato di ebbrezza, di provocazioni esplicite mai assecondate, di due cuori separati e una capanna desolata.
Fino all'arrivo di Barù, Jessica ha vissuto all'ombra delle sorelle Lulù e Clarissa, capaci di emergere nel reality di "Alfy" con due storie molto diverse: la prima, bullizzata e vittima di stalking da piccola, ricompensata con il grande amore mediatico di Ultimo – Manuel Bortuzzo; la seconda con un temperamento completamente fuori dal controllo autoriale, che ha pagato a caro prezzo l'intemperanza più volte mostrata in Casa e anche in studio.
Jessica, 27 anni, era la Cenerentola del trio Selassié: ai fornelli come cuoca, custode della Dyson a prova di acaro, depositaria dei segreti degli altri ma mai autrice dei suoi, la principessa etiope come in una favola moderna era intrappolata nel ruolo di sguattera tanta caruccia ma poco attraente. Condizione che l'ha messa in connessione con le sfortunate in amore d'Italia che, alla luce degli ultimi dati Istat su incremento dei single e famiglie monogenitoriali, oggi possono contare su un dato in continua crescita. L'ostinazione nel volere un uomo per formare una ship, per trovare una dimensione all'interno del gioco, stava rischiando di minare la sua autonomia come donna pensante e farla passare come macchina del gossip pronta a gareggiare nella scuderia del settimanale Chi.
Alessandro Basciano stava per darle il colpo di grazia. In questo ennesimo triangolo (dotato di chimica tutt'altro che artistica) con Sophie Codegoni, nominata quarta sorella Selassié, lo scivolone sul tradimento alla grande amica stava per essere servito se non fosse stata salvata per la coda proprio dal pigmalione Signorini, che con abile astuzia e intuito gossipparo l'ha spedita nelle braccia del buon Barù.
Quest'ultimo però, reduce da una tv ben lontana dalle tinte rosa e nipote di Costantino Della Gherardesca, con il quale condivide un legame di sangue e la reticenza verso le dinamiche incentrate sull'inciucio, l'ha friendzonata sin da subito, donandole, appunto, il mantello da eroina delle sottone.
Con quel mantello Jessica è volata sopra la Casa di Cinecittà e ha superato "il panificatore" Davide Silvestri, scalzandolo sul podio e riscattandosi dall'etichetta di perdente. Ha vinto Jes, ancora imbarazzata alla vista di Barù, che invece è sembrato avere tutta l'intenzione di inserirla nella "rubrica del ciaone", e sorpresa dall'essere stata vista anche al di là del sogno infranto dei Jerù. Ché per una ship naufragata, c'è sempre qualcuno a bordo che non si salva da solo.