Papa Francesco sbarca su Disney + e dialoga su sessualità, aborto, bullismo e scandalo pedofilia
Papa Francesco sbarca su Disney+ con "Amen, Francesco risponde", un progetto speciale che ritrae l'incontro del Sommo Pontefice con giovani provenienti da tutto il mondo. Sarà disponibile da mercoledì 5 aprile sulla nota piattaforma in streaming. Il trailer, in spagnolo, è stato diffuso in queste ore con il titolo "AMÉN: Francisco Responde".
Di cosa parla "Amen, Francesco risponde"
Come spiegano i canali ufficiali di Disney+, "Amen, Francesco risponde" ritrae una "conversazione intima che attraversa confini, idee, mentalità e credenze" che sarà disponibile dal 5 aprile, esclusivamente su Disney+. Nel trailer, Papa Francesco raggiunge un gruppo di dieci giovani provenienti da tutte le parti del mondo e con serietà e con un pizzico di ironia, quando l'argomento lo consente, replica a tutte le loro domande, anche a quelle più scomode. Un dialogo senza filtri, dove Papa Francesco ammette: "La coerenza è la cosa che ci costa di più, come cristiani".
I temi del documentario: la Chiesa e quanto guadagna il Papa
Nel corso del faccia a faccia con Papa Francesco, i dieci giovani hanno provato a discutere con lui su tutte quelle che sono le loro preoccupazioni quotidiane, ma anche le loro perplessità sulla Chiesa. Le domande che hanno rivolto al pontefice sono state le più disparate. C'è chi gli ha chiesto quanti soldi percepisca al mese, chi ha voluto sapere se abbia un cellulare. Ma gli è anche stato chiesto se conosca il significato di identità non binaria o se il fatto di essere femministi renda meno cristiani. Gli hanno domandato la sua posizione sullo scandalo della pedofilia che ha investito alcuni membri della Chiesa, ma ci sono state anche riflessioni sulla sessualità, sul bullismo, sull'immigrazione, sull'aborto e sul ruolo della donna, sulla libertà religiosa e sulla perdita della fede. Per conoscere le risposte, non resta che attendere il 5 aprile. Il documentario è stato realizzato a Roma e diretto da Jordi Évole e Màrius Sánchez.