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Paolo Crepet in Tv, lo psichiatra sentenzia: “Chi fa trap diventa drogato”

Intervento dell’opinionista a In altre parole, programma condotto da Massimo Gramellini, dove Crepet e il suo severo parere sulla trap si scontra con quello di Frankie hi nrg, che ne contesta le esagerazioni: “Sono parole un po’ tranchant le sue”.
A cura di Andrea Parrella
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Le parole di Paolo Crepet pronunciate a In altre parole rischiano di far discutere e di restare nel tempo, a dimostrazione di come certe tematiche trattate in televisione possano portare a considerazioni affrettate ed estremamente sintetiche che vano a scapito dell'approfondimento. Lo psichiatra, sociologo, saggista e opinionista era ospite del programma di Massimo Gramellini, in onda al sabato sera in prima serata su La7, quando è intervenuto nel dibattito che aveva come oggetto la musica trap, entrando in conflitto con Frankie hi-ngr, presente in studio.

Si parla della trap, appunto, tornata al centro di molti discorsi riguardanti il disagio giovanile anche, e soprattutto, dopo la morte di Giulia Cecchettin ed i recenti guai giudiziari di esponenti come Shiva. Parlando della specifica locuzione, secondo Crepet "trap vuol dire droga, trap è la gabbia e trapping è drogarsi". Aggiunge un dettaglio Alessandra Sardoni, parlando proprio dell'etimologia della parola presente sul sito Treccani: dall'inglese trap house (letteralmente: ‘casa delle trappole’) che, nel gergo della droga, indica la casa (house), ma più in generale il luogo, l’ambiente in cui gli spacciatori preparano e spacciano droga (trap).

“Trap significa droga, trapping è drogarsi, questo è lo slang americano da cui è nata tutta questa cosa”, ha puntato il dito lo psichiatra. “Chi ascolta la trap diventa un drogato“, ha continuato il medico, che ha giudicato forzato il parallelismo tra la trap e i romanzi noir. “Quando ho letto ‘A sangue freddo’ non sono diventato un assassino”, ha aggiunto. A quel punto è intervenuto Frankie hi-nrg, che ha difeso il tanto contestato genere musicale: “Nessuno che ascolta la trap diventa un assassino. Io conosco molte persone, giovani e meno giovani, che ascoltano la trap, o addirittura la producono, e non è che siano assassini o frequentino assassini, o abbiano questo tipo di velleità. Sono parole un po’ tranchant le sue”.

Paolo Crepet ha quindi contestato la sua ricostruzione: "Lei non ha ascoltato, non ho detto che il trapper è un assassino”, ha risposto, “Chi ascolta trap diventa un drogato, uno che assume psicofarmaci. No? Allora sono tutte persone che vanno in convento e chiedono perdono a Dio”. Il rapper non si è però arreso alla posizione di Crepet e ha difeso i ragazzi che ascoltano e creano contenuti trap, sottolineando come conducano uno stile di vita normale.

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