Paolo Bonolis critica Sanremo: “È una lunga puntata di Domenica In con la gara in mezzo”
Paolo Bonolis, ospite del Giffoni Film Festival, ha commentato le scelte che sono state portate avanti per il Festival di Sanremo (slittato all'11-15 febbraio come confermato ai Palinsesti Rai). Ormai da anni, la kermesse non ha più i grandi ospiti internazionali che furono invece i punti di forza delle sue edizioni, quelle del 2005 e del 2009. Il conduttore si scatena al festival del cinema per ragazzi: "Oggi è una lunga puntata di Domenica In con la gara in mezzo".
Le parole di Paolo Bonolis
Queste le parole di Paolo Bonolis sul Festival di Sanremo: “I grandi ospiti non ci sono più perchè, credo che costino troppo. Visto che non c'è controprogrammazione, è sufficiente fare delle lunghe puntate di ‘Domenica In’ con una gara canora in mezzo. Può anche darsi che sia questo il ragionamento, che è economicamente più che legittimo”. E ancora: "Credo che un evento, l'evento della televisione italiana, vada eventizzato. E per eventizzarlo deve uscire qualcosa che altrimenti nei mesi precedenti la televisione italiana non è in grado di poterti offrire: allora diventa un evento”.
Il commento su Sanremo 2024: "Doveva essere più sostanzioso"
Paolo Bonolis ha anche commentato l'ultimo Festival di Sanremo condotto da Amadeus, quello relativo all'edizione 2024: "C'era una fotografia bellissima, una scenografia meravigliosa. Ci sono cose fatte bene ma secondo me anche il contenuto dovrebbe essere un po' più sostanzioso". Poi ha parlato del suo Sanremo: "Nel 2005 abbiamo veramente cambiato il festival rispetto a quello che era prima, mi è stata data la possibilità di poterlo cambiare". E poi l'invenzione della serata delle cover e dei duetti: "Mi permisi nel 2005 di parlare con i cantanti che avrebbero partecipato alla manifestazione e dirgli ‘Perché una sera, voi che siete maestri dell'arte del canto e della composizione musicale, non vi divertite a fare una fantasia su quello che vi appartiene?’, è nata così la serata del venerdì allora, adesso del giovedì, dove loro interpretavano la loro canzone a modo loro, in una maniera differente dall'interpretazione che avrebbero dato la gara sanremese, ed è una cosa che viene fatta ancora oggi”.