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Paola Caruso distrutta dal dolore: “Mio figlio ha subìto un danno permanente, la colpa è solo mia”

Paola Caruso tra le lacrime racconta come sta suo figlio Michele, che in questi ultimi mesi aveva avuto gravi problemi di salute. Purtroppo, la situazione non è migliorata come avrebbe sperato.
A cura di Ilaria Costabile
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Ospite della puntata di domenica 12 marzo di Verissimo è stata Paola Caruso. L'ex bonas di Avanti un altro era già stata nel salotto di Silvia Toffanin a gennaio, per raccontare il difficile periodo che stava attraversando con suo figlio Michele, dopo la vacanza in Egitto, a seguito della quale il bambino ha avuto dei seri problemi di salute. A distanza di un mese, però, la situazione non è cambiata, come racconta tra le lacrime la showgirl.

Le condizioni di salute del piccolo Michele

Era novembre 2022 quando Paola Caruso, in vacanza in Egitto in un villaggio, ha richiesto l'aiuto di un medico perché suo figlio Michele era stato colpito da un'insolita febbre, piuttosto alta. Ascoltando il parere del dottore al quale si era rivolta, la showgirl permette che a suo figlio venga fatta un'iniezione, ignara del fatto che il farmaco inoculato fosse tossico. La procedura ha avuto degli effetti sul bambino, affrontati al ritorno in Italia, ma a distanza di tre mesi dell'accaduto le cose non sono cambiate in meglio come si sarebbe sperato:

Sono passati tre mesi dal 22 novembre 2022, abbiamo fatto questa settimana la visita cruciale, aspettavamo di capire se c’era un miglioramento. In questi tre mesi ha ripreso l’uso della gamba, quindi la gamba la muove. Avrebbe dovuto con la terapia avere una ripresa del 50%, questa cosa non è successa. Non ha ancora la sensibilità alla gamba dal lato esterno, il piede non lo muove, si sta storcendo il piede, si sta storcendo l’anca, deve stare sempre con il tutore, perché non muove il piede, anche se la gamba la muove.

La sofferenza di Paola Caruso

Paola Caruso non riesce a trattenere la sua disperazione, mentre tra le lacrime racconta: "Mio figlio mi chiede, mamma non lo devo portare tutta la vita, vero? Io gli dico di no, ma gli sto dicendo una bugia. Mi sento di impazzire, un dolore così". Le condizioni del piccolo Michele, quindi, rischiano di non poter subire ulteriori cambiamenti:

Non essendo migliorato il piede significa che è un danno permanente, l’unica cosa che possiamo fare per aiutarlo è un’operazione, io non riesco a perdonarmi, perché mi sono fidata di quel medico, mio figlio era sano, era un bambino in salute. Non avrò mai giustizia per mio figlio, avrà una vita rovinata.

L'intervento in America

Una possibilità, però, potrebbe esserci in America. Ed è lì, infatti, che nelle prossime settimane Paola Caruso andrà insieme al suo bambino, per ascoltare quanti più pareri è possibile:

Ho parlato con questi dottori, negli Stati Uniti c’è la clinica neurologica migliore del mondo, dove dovrebbero esserci dei dottori bravissimi. Andiamo lì a marzo, per un consulto. Ho una possibilità per cercare di salvarlo e non posso sbagliare di nuovo, lui sta pagando una cosa che ho deciso io.

Intanto, anche l'atteggiamento del piccolo sembra essere cambiato agli occhi della mamma, che lo vede sofferente e il suo dolore si acuisce sentendo le opinioni dei medici che lo hanno visto qui in Italia e che, trascorsi questi mesi, ritengono non possa esserci null'altro che un lieve miglioramento:

Lui è sempre più indurito, fa male vederlo che è già provato dalla vita, non si sa esprimere, lo vedi che non è spensierato. Io davanti a lui sono sempre forte, ma non so come devo fare. Sto pregando mio papà che mi dia la forza ogni giorno. Questi dottori mi hanno detto che devono essere realisti, mi hanno detto lei deve smetterla di pensare che si risolverà perché farà male a lei al suo bambino, può solo un po’ migliorare.

Il silenzio del padre di Michele

Silvia Toffanin chiede alla sua ospite se il padre del bambino, con il quale la showgirl non intrattiene degli ottimi rapporti, abbia provato ad aiutarla e sostenerla in questo momento di estrema difficoltà: "Mi ha fatto una telefonata due settimane fa, dicendomi ah ma state bene, mi hanno detto che il bambino correva", per poi aggiungere: "Vuoi odiarmi, odiami, vuoi odiare il bambino, siamo all'inverosimile, ma in un momento come questo, aiutami, con la famiglia che potrebbe fare qualsiasi cosa". E a proposito di aiuti e possibilità di avere giustizia, Paola Caruso espone le sue perplessità alla conduttrice, spiegandole il perché non abbia avviato una battaglia legale:

Dovrei fare una causa in Egitto, dove ci sono leggi diverse, chissà poi quanto mi costa, non so come vanno le cose, vado a fare una cosa e ci rimetto dei soldi in questo momento, non ho l'aiuto niente, ero andata lì a lavorare, perché dovevo promuovere questo posto, è anche un villaggio di italiani, dovevo essere tutelata.

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