Palinsesti Rai, Fiorello smentisce la versione su Viva Rai 2: “Non si farà più in via Asiago”
Fiorello è intervenuto con un video su Instagram per smentire in parte la versione data dall'Ad Roberto Sergio durante la presentazione dei palinsesti Rai, tenutasi venerdì 7 luglio negli studi Rai di Napoli. Il futuro di Viva Rai 2 è ancora incerto ma una cosa è sicura: il programma non sarà più fatto in via Asiago a Roma, dove i condomini hanno lamentato per tutto l'anno di messa in onda una situazione resa insopportabile dai rumori per le prove e dal movimento generato delle tante persone accorse per assistere dal vivo.
Rinnovo le mie scuse agli abitanti di via Asiago per il fastidio arrecato. Non pensavamo che il programma prendesse quella piega lì, pensavamo di fare una cosa dentro il Glass ma la situazione ci è scappata di mano con esibizioni esterne e gente che veniva da tutte le parti d’Italia. Siamo alla ricerca di una nuova location, ma non sarà più via Asiago, smettete di parlare di indennità economiche ai condomini, non pagheremo nessuno, o riunioni di condomino con la Rai per mediare. Se riusciremo a trovarla bene, altrimenti il programma sarà solo un bel ricordo. Ma noi contiamo di trovarla. Viva Rai 2 non si farà mai più lì, c’è la radio e andremo a trovarli, solo questo. Buona estate.
Cosa aveva detto Roberto Sergio ai palinsesti Rai
L'Ad Rai, Roberto Sergio, aveva così spiegato il nodo di Viva Rai 2: "Rosario ha voglia di proseguire, ma in quella strada ci abitano delle persone e ci sono dei condomini. Chi abita nei palazzi intorno a via Asiago si è lamentato, con il mio staff ragioneremo con i vari condomini e cercheremo una soluzione che gli permetta di riprendere questa trasmissione". A chi poi aveva chiesto semmai avessero potuto valutare una soluzione alternativa alla strada in questione, qualcosa che potesse contemplare l'ipotesi di uno studio: "Potremmo offrirgli tutti gli studi che vuole, ma il successo è proprio avere inventato un prodotto che si fa sull'asfalto, guardando i palazzi. È quello il DNA del programma. O è così o non si può fare quel programma. Lui spera nelle mie doti di mediazione, non so se avrò successo, anche io se fossi un condomino qualche problema me lo farei".
La precisazione di Roberto Sergio dopo Fiorello
In questi primi cinquanta giorni come AD della Rai ho cercato di dare delucidazioni a tutti i quesiti posti dai colleghi della stampa. In questa querelle che vede coinvolta una delle trasmissioni più seguite della scorsa stagione e i condomini di Via Asiago sento il dovere di intervenire direttamente per chiudere, spero definitivamente, la vicenda. Non abbiamo mai contattato singolarmente i residenti di via Asiago e non abbiamo mai pensato a indennizzi economici. I soldi del canone non vengono sprecati in questo modo, servono invece per offrire prodotto di servizio pubblico ai cittadini. Mi auguro che dopo questa mia dichiarazione tutte le voci infondate, non credibili, false, cessino definitivamente. Come anticipato da Fiorello lavoreremo per proporre una seconda edizione di VivaRai2! ancora più ricca e interessante. VivaRai2! – conclude Sergio- non si farà a Via Asiago, ma stiamo individuando una location dove realizzare la seconda edizione.
Il comunicato della Rai dopo il video di Fiorello
Questa mattina abbiamo letto ricostruzioni molto fantasiose in merito alla querelle Viva Rai2! – residenti di Via Asiago. Non abbiamo mai pensato di incontrare singolarmente i residenti di via Asiago, così come non abbiamo mai previsto alcun tipo di indennizzo. Non ci prestiamo a queste strumentalizzazioni. Quanto al degrado, avevamo già spiegato nei giorni scorsi che in quella strada, oltre ai residenti, quotidianamente gravitano impiegati, dirigenti, tecnici, dj, cantanti, artisti, personaggi del mondo della cultura, della politica, chi per lavoro chi solo per partecipare alle trasmissioni dei canali di Rai Radio. E proprio quella parte di strada interessata, "incriminata" è stata sempre restituita alla cittadinanza, dopo ogni diretta, in perfetto stato. Spiace poi dover constatare che la popolarità del programma, autorizzato dalle autorità competenti a svolgersi in diretta in quel lembo di strada, ed il successo dell'idea di Fiorello vengano utilizzati per alimentare polemiche a danno di una produzione radiotelevisiva che ha visto milioni di italiani appassionarsi, divertirsi, iniziando oltre 100 giornate con il sorriso e il buon umore.