Ornella Vanoni: “La morte fa parte della vita, succederà e devo guardarla senza paura”
Ornella Vanoni è stata ospite della puntata di domenica 7 aprile di Verissimo. La cantante si è raccontata, a suo modo, parlando del suo vissuto, dei momenti di difficoltà, ma anche di quelle caratteristiche che l'hanno resa una delle artiste più amate del panorama musicale italiano.
Silvia Toffanin accoglie Ornella Vanoni, in compagnia delle sua Ondina, il barboncino nero che corre giocando nello studio di Canale 5, e le dice: "Ti vedo spensierata". La cantante, quindi, le risponde dicendo:
Sì, sono spensierata, perché siamo qua, mi fa piacere vederti. Cerco di sorridere perché sono ironica, soprattutto con me stessa, lo ero ma ero talmente timida che non veniva fuori questa parte. Bisogna provare a godere ogni momento bello che c’è senza. A volte provo a non pensare, poi leggi il giornale e quindi.
L'ansia e il supporto degli psicofarmaci
Una vita, quella di Ornella Vanoni, all'insegna dei cambiamenti, che hanno definito la sua persona oltre che il suo modo di fare arte. Eppure, non sempre è stato facile gestire la pressione, le aspettative, ragion per cui si è affidata a qualcuno che potesse aiutarla:
Sono contenta di me, ho fatto tanto, ho fatto anche molta fatica, non è che è stata una passeggiata. Avevo parecchie cadute di tristezza, dovute all’ansia, stavo male, poi mi hanno dato gli psicofarmaci e continuo a prenderli, se smetto penso che ricrollerei. Ci sono tanti tipi di depressione, non era grave, avevo una tale ansia che non dormivo, posso essere triste andare giù, perché giù c’è una barriera, che sono gli psicofarmaci, che non fa andare oltre. Dico sempre curatevi, parlate, dite cosa avete.
Se da ragazzina era piuttosto timorosa, incline al rispetto delle regole, ubbidiente: "Parlavo pochissimo, ero molto insicura, stavo quasi sempre zitta", con il suo arrivo a Milano anche il modo di vivere la sua vita cambiò totalmente: "Ho incontrato un genio e sono cambiata. In meglio sicuramente perché ho capito tante cose che non sapevo, ho letto l’ira di dio, mi sono fatta una cultura che non avevo". Anche la percezione del suo corpo è cambiata nel tempo e, infatti, ha acquisito quella che ha definito un'intelligenza del corpo, di cui ha parlato anche in riferimento ad Elodie:
La sensualità di un corpo è anche nel movimento, come usi le gambe, come muovi la testa. L’intelligenza del corpo è saperlo usare in un certo modo.
L'amore per Ornella Vanoni e la scelta della solitudine
L'amore è stato nella sua vita una continua scoperta, non è mai mancato, sebbene adesso siano diversi anni che non c'è una persona al suo fianco. Silvia Toffanin, quindi, le chiede se ha rimpianto il fatto di non aver avuto un compagno con cui condividere parte della sua vita finora e Vanoni risponde:
Ho amato molto e sono stata molto amata. Quello che è strano, io non ho mai fatto un progetto con un uomo pensando al futuro, ho vissuto sempre al momento, ad un certo punto ho sbagliato compagno, mi sono offesa da sola, perché noi donne spesso stiamo con degli uomini sperando che cambiano, non cambiano, mi sono colpevolizzata e ho scelto la solitudine. La solitudine è bella ma c’è un grande prezzo da pagare, la solitudine a volte mi pesa, la sera, la domenica è da quando sono nata che mi mette tristezza, perché il lavoro si ferma, le famiglie si uniscono se hai la famiglia.
Se la domenica è un giorno che le mette tristezza, allo stesso modo, la malinconia è un qualcosa che ha sempre fatto parte del suo modo della sua personalità: "Essendo così ironica, ho un grande fondo malinconico. L’amicizia è una cosa che si mantiene, come l’amore, bisogna sentirsi, parlarsi, dirsi le cose, le mie amiche sono poche, due o tre".
Ornella Vanoni e il pensiero della morte
L'artista ha espresso il desiderio che al suo funerale, quando ci sarà, suoni l'amico e talentuoso musicista Paolo Fresi e a questo proposito la conduttrice di Verissimo si dice meravigliata di come l'artista parli così apertamente di quel giorno: "La morte fa parte della vita, da ragazzi non ci si pensa, poi arriva un’età in cui…da un momento all’altro potrebbe capitare, bisogna guardarla senza paura".