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Belve 2024

Ornella Vanoni a Belve: “Le canne? La mia medicina, i ragazzi vogliono rollare e farmi da badante”

Ornella Vanoni si racconta nello studio di Belve, intervistata da Francesca Fagnani. Dalla carriera agli amori intensi con Gino Paoli e Giorgio Strehler, fino al consumo di cannabis: “La mia medicina”.
A cura di Stefania Rocco
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Ad un certo punto della mia vita non dormivo più. Mio padre mi fece fare perfino la cura del sonno: ero disperata. Finché un giorno mi hanno fatto fumare una canna e ho capito che era la mia medicina”, una frase che racchiude lo spirito con il quale Ornella Vanoni si è raccontata di fronte a Francesca Fagnani nello studio di Belve. La cantante non ha mai negato il consumo di droghe leggere. Non molti anni fa, ad esempio, aveva dichiarato di cercare un badante che sapesse rollare. Non era andata così distante dalla realtà. “Quando cammino per strada, i ragazzi mi urlano che sanno rollare da Dio e vogliono venire a farmi da badante”, sorride Ornella ricordando un aneddoto connesso a questo episodio.

Il rapporto con Mina: "Pensavo di esserle seconda"

"Una volta mi è capitato di essere fischiata. Stavo cantando in una piazza molto grande e mi sembravano che le persone stessero urlando ‘Mina, Mina!'. Invece mi urlavano ‘Diva!'. Io mi sono arrabbiata e li ho chiamati stron**. Non ammetto le mancanze di rispetto", ha raccontato Ornella prima di introdurre la questione del rapporto con Mina:

Non ho accettato “Grande Grande” perché pensavo fosse volgare. L’ha fatta Mina ed è diventata un successo. Secondo me, si riferiva a quello. Sarò io che penso male. L’unica collega che ho molto frequentato è Mina. Lei giocava a carte, molto, e cercava di insegnarmi. A me le carte cadono dalle mani. Rispetto a lei mi sentivo la numero due. Poi ho capito che eravamo tutte e due brave ma diverse.

L’amore per le donne: “Le ho fatte soffrire”

Su Rai2 Vanoni ammette di essere stata innamorata di alcune donne nel corso della sua vita. Nessuna di loro le sarebbe rimasta accanto a lungo: “Una è stata una grande amicizia che è durata tanti anni. Un’altra è durata meno. A me però il sesso femminile non interessa molto, infatti ho le fatte soffrire. Io mi innamoro della persona, in quell’altra cosa non sono molto brava”.

Gli amori di Ornella Vanoni, da Strehler e Gino Paoli

Sarò fluida, come si dice adesso, ma nel giudizio soltanto”, ha aggiunto, passando a raccontare l’amore per Giorgio Strehler e Gino Paoli:

Giorgio Strehler? È l’uomo che mi ha amata di più, ma non mi ha protetta da situazioni estreme perché non poteva farne a meno. Voleva tornare con me, ma ho detto no. Gino Paoli che mi ha accusato di essermi “smollata con l’età” e di raccontare cose che sarebbe meglio tacere? Guarda quello che ha cercato di raccontare lui a Sanremo, pensava di essere a casa sua. Si è dimenticato di essere sul palco dell’Ariston, ha visto Morandi e gli è partita quella roba lì che non andava fatta. Amadeus era terrorizzato e l’ha portato via. Dice di essere ironico? Io sono ironica, lui no. Però vuole esserlo, quindi non diamogli contro.

Ha ammesso inoltre di essere molto piaciuta agli uomini della sua vita: "A un certo punto ho capito di piacere troppo agli uomini e infatti le donne non mi hanno amato a lungo. Mi dispiaceva perché a me piacciono le donne. Ero una donna che emanava un grande erotismo, una forte sensualità. Mi chiamavano cu** d’oro, chia**e parlanti". Rispetto, invece, alle leggende circolate sul suo conto ha confermato: "In casa giravo nuda e molti mi dicevano di avermi visto dalle finestre. In un periodo avevo due paia di mutande e le usavo con parsimonia, sia in casa che fuori. Uscivo con la gonna e i tacchi a spillo. Bisogna avere per forza le mutande?".

Le avances dell'avvocato Agnelli

Perfino l'avvocato Agnelli avrebbe tentato, senza successo, di conquistarla: "L’avvocato Agnelli faceva a tutte delle avance. Non ho mai avuto un uomo potente o ricco. Mi chiamò uno per dirmi che l’avvocato mi attendeva a pranzo. Risposi che se voleva, l’avvocato doveva chiamarmi. Non ci andai". A uno sceicco con il quale aveva trascorso la notte, invece, fu lei a mandare dei fiori: "Avevo cantato a Montecarlo. Veniva continuamente un croupier per invitarmi a un tavolo perché uno sceicco pensava gli portassi fortuna. Ci guardammo, era interessante, dicevano che avesse avuto degli scontri con i marsigliesi. La mattina dopo sono stata io a mandargli dei fiori".

Ornella Vanoni: "Non voglio parlare di mio figlio"

"Non voglio parlare di mio figlio", ha risposto quando Fagnani le ha chiesto del figlio, "Come madre mi piaccio. Come mamma, mio marito mi chiese di tornare immediatamente a lavorare altrimenti sarebbe fallito. Così ho perso la maternità e mi è dispiaciuto molto". Infine, si è soffermata sulla solitudine: "La solitudine ha molto pesato in delle scelte. Mi sono sentita sola spesso. Adesso no. Vivo la vecchiaia molto bene. Sono più serena oggi di un tempo".

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