93 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Ore14 interrotto dalla pubblicità, il fastidio di Milo Infante: “La mandano in onda a nostra insaputa”

Brusca e imprevista interruzione pubblicitaria a Ore14 che ha interrotto l’intervento della criminologa Roberta Bruzzone. Tornato in onda, il conduttore Milo Infante spiega: “In onda a nostra insaputa, non siamo impazziti”.
A cura di Stefania Rocco
93 CONDIVISIONI
Immagine

La puntata di Ore14 andata in onda su Rai2 oggi, lunedì 3 giugno, è stata inaspettatamente interrotta da una pubblicità che ha troncato improvvisamente un intervento della criminologa Roberta Bruzzone. Un imprevisto anche per il conduttore Milo Infante a giudicare da quanto il giornalista ha spiegato una volta tornato in onda. Infante, presa la parola per riprendere il filo dopo l’interruzione, ha spiegato al pubblico di essere stato colto lui stesso alla sprovvista da uno spot non annunciato.

La spiegazione di Milo Infante

Infante, tornato in onda dopo l’interruzione pubblicitaria, ha spiegato quanto era appena accaduto, scusandosi con il pubblico e i suoi ospiti: “Comunque è strano. C’è qualcuno che ogni tanto decide di mandare la pubblicità a nostra insaputa. Chiediamo scusa ai telespettatori: non siamo noi che siamo impazziti ma non so fin dove siete arrivati con l’intervento della dottoressa Bruzzone”. Ripreso il filo della discussione, Infante ha proseguito: “Va bene, a parte questo imprevisto andiamo avanti e riprendiamo da quello che stavamo dicendo prima della pubblicità”. Quando il collegamento è stato interrotto, la criminologa Roberta Bruzzone stava parlando del caso di Giada Zangola, la 34enne bresciana spinta da un cavalcavia sull’autostrada A4 Padova – Venezia dal compagno Andrea Favera.

I dati di ascolto di Ore14 celebrati da Milo Infante

Milo Infante ha recentemente commentato gli ottimi ascolti ottenuti da Ore14 nella fascia del primo pomeriggio di Rai2. “I dati sono straordinari rispetto alle aspettative, noi speravamo di consolidare un risultato, ma abbiamo raddoppiato le nostre speranze, da inizio stagione facciamo due punti di share in più rispetto all’anno scorso”, ha fatto sapere il giornalista nell’intervista rilasciata a Fanpage.it, “Un segnale di salute è quando in una rete come Rai2 aumenti l’ascolto rispetto al programma che ti precede e superi quello che ti segue. Lo facciamo trattando temi non facili, perché non facciamo la cronaca nera pura. Noi spesso seguiamo la giudiziaria, cerchiamo di fare televisione di servizio, siamo una trasmissione, come La Vita in Diretta e Storie Italiane, che da sempre ha nel dna temi come la lotta al femminicidio. Non siamo di quelli che si sdegnano solo quando ci sono dei casi eclatanti, ne parliamo tutti i giorni e ci crediamo tanto”.

93 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views