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Non ci sono altri fuorionda di Striscia su Giambruno, Ricci: “Ne avevo 2, ho preso io l’iniziativa”

Antonio Ricci conferma che sono solo due i fuori onda in possesso di Striscia la notizia a proposito di Andrea Giambruno, ex compagno della premier Giorgia Meloni. “Per i giornali sembra impossibile possa esistere chi agisce di testa sua”, aggiunge a proposito delle ricostruzioni secondo le quali Striscia abbia agito da mera esecutrice nell’ambito Diu una “trappola” preparata da altri.
A cura di Stefania Rocco
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Antonio Ricci, papà di Striscia la notizia, scende in campo per finire la sua versione dei fatti dopo le ricostruzioni degli ultimi giorni secondo le quali il noto tg satirico di Canale5 si sarebbe limitato a fare da mero esecutore nell’ambito di una “trappola” orchestrata da terzi per mettere in difficoltà la premier Giorgia Meloni rendendo pubblici gli atteggiamenti tenuti dietro le quinte dall’ormai ex compagno Andrea Giambruno. “Del caso ‘Fuorionda’ ho letto ricostruzioni mirabolanti, complottarde, a volte incredibili, ma tutte divertenti”, scrive Ricci in una nota pubblicata sul sito di Striscia con la quale smentisce di avere agito per conto di qualcun altro e nega l’esistenza di ulteriori filmati. Sostiene che i video in questione siano solo due, entrambi già pubblicati.

La versione di Antonio Ricci: “I video frutto di una pesca estiva”

Ricci sarebbe stato in possesso dei filmati in questione dalla scorsa estate: “Vorrei anch’io fornire la mia versione, naturalmente senza nessuna pretesa di esser creduto, ci mancherebbe, ma solo per dare un contributo al dibattito. Il fatto, secondo me, si sarebbe svolto così. Mercoledì mattina sulla scrivania mi trovo la rivista Chi (secondo alcuni house organ della fam. Berlusconi) con in prima pagina la foto del first gentleman in un campo di grano, a guisa di papaverone o spaventapasseri. All’interno veniva esaltato il cuore ‘gitano’ e il ciuffo del giornalista che sarebbe priapescamente cresciuto con gli ascolti. ‘Acciderbola’ – ho pensato – ‘l’astuto cardinal Signorini si sta preparando a celebrare una beatificazione’. Siccome sono un laico, specie in estinzione, ho una naturale diffidenza verso i nuovi santi, ricorderete il ‘Caso Soumahoro’. Ho pensato subito di utilizzare l’antidoto. Da una fortunosa pesca estiva avevo due fuorionda del giornalista in frigo. Li ho usati. Così come son solito fare. Come quello di ‘Buttiglione-Tajani’ che Berlusconi dichiarò esser la causa della caduta del suo governo”.

La replica alla teoria del complotto e la telefonata di Fedele Confalonieri

Ricci conclude spiegando di avere agito di sua iniziativa, al punto che perfino Fedele Confalonieri lo avrebbe chiamato a proposito della vicenda che ha determinato la fine della lunga relazione tra Meloni e Giambruno:

Qualche lombrosiano potrebbe obiettare: “Potevi mandarlo senz’audio, non ci vogliono mica dieci anni per capire che soggetto è, basta solo vedere come cammina”. Lo so, a volte son didascalico. È un mio difetto. Violando la privacy vi posso raccontare della telefonata di Fedele Confalonieri. L’incipit è stato: “Sei il re dei rompicoglioni, anzi sei l’imperatore dei rompicoglioni”. Il seguito, essendo stato pronunciato in stretto lombardo, anche volendo, non sono in grado di riferirlo. La cosa che mi ha più stupito di tutto il dibattito è che per il 90% dei giornali sembra impossibile che possa esistere qualcuno che prende iniziative di testa sua e non sia un mero ventriloquo. Un’anomalia da censurare. Per quanto riguarda la pioggia sulla roccia, magari non scalfisce subito, ma può far nascere un bell’arcobaleno.

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