video suggerito
video suggerito

Nick Luciani dopo l’Isola dei Famosi: “Il vero naufrago sono stato io. Nicolas? Un capetto”

Il cantante dei Cugini di Campagna a Fanpage.it racconta i suoi 100 giorni da naufrago: “Ho pescato, ho fatto il fuoco, ho costruito cose, mi sento come nuovo”.
2.986 CONDIVISIONI
Immagine

Nick Luciani è stato probabilmente la rivelazione di questa Isola dei Famosi. Il suo viaggio è stato il più intenso, tanto è vero che lo rivendica con orgoglio in questa intervista a Fanpage.it: "A parte me, veri naufraghi non ce ne sono stati. Io ho fatto tutto, dalla A alla Z". Il difficile inserimento per l'uscita di scena di Silvano lo ha temprato. Sono partiti in due con percorsi opposti: Silvano è andato via dopo un giorno (il caso ‘bestemmia'), lui ha superato tantissime prove, si è anche infortunato e alla fine è riuscito a restare in gioco per tutti i 100 giorni.

Nick Luciani hon ha apprezzato particolarmente l'atteggiamento di Nicolas Vaporidis, che alla fine ha vinto l'edizione: "Quell'aria da capetto…" ed è rimasto sorpreso dal comportamento finale di Edoardo Tavassi"Non ho capito perché ha parlato male di me". E al resto dei Cugini di Campagna sconsiglia l'Isola e se la ride: "Magari meglio il Grande Fratello per loro, è più comodo". 

La prima domanda: come stai? 

Bene, anche se sono tornato con molti chili in meno.

Quanti ne hai persi? 

Almeno 20, tocca recuperare.

È stato un percorso incredibile, anche difficile da pronosticare in partenza. Eppure è cominciato in salita, con l'uscita di scena di Silvano.

L'uscita di Silvano mi ha spiazzato. Eravamo appena entrati e già eravamo disturbati da pizzichi dei mosquito e da una situazione di squilibrio, perché c'erano naufraghi che non conoscevamo. Potevamo spalleggiarci soprattutto all'inizio, poi la sua uscita ha cambiato le carte in tavola e sono stato molto chiuso sulle prime. È stato complesso creare un rapporto sulle prime battute.

Hai parlato dei mosquito. È stata una situazione ingestibile?

Nelle prime settimane, abbiamo avuto una media di 100-150 pizzichi di mosquito al giorno. Non auguro a nessuno di vivere una cosa del genere perché è stata dura. Ci si grattava ore e ore, ma al punto che usciva fuori il sangue.

Hai detto che all'inizio è stato difficile creare un rapporto con gli altri naufraghi. Ci puoi spiegare meglio? 

Ho cercato di reagire, ho cominciato a scaricare la giornata costruendo cose, perché non avevo legato molto con gli altri, giusto un po' con i Tavassi che avevo conosciuto da prima. Poi, però, piano piano ho preso le misure e mi sono organizzato e ho attaccato con tutti.

Nick durante il momento della pesca.
Nick durante il momento della pesca.

Non proprio con tutti, sbaglio? 

Sono rimasto male da situazioni con alcuni personaggi in particolare. Questo Nicolas, soprattutto…

Il vincitore?

Sì, Vaporidis. Ma gliel'ho sempre detto. Ha avuto per tutto il tempo questo atteggiamento da capetto, non mi è mai piaciuto. Ci siamo chiariti, ma non c'è mai stata sintonia.

Però il pubblico ha scelto lui. 

Perché ha lavorato di strategia. Io non l'ho mai fatto e per questo il pubblico ha premiato Nicolas proprio perché ha saputo giocare di ruolo. Aveva pure questa parlantina, questo modo di fare particolare. Io mi sono adattato, ho fatto il mio percorso.

Ci sono stati altri dissidi o altre vicende che hai lasciato in sospeso?

Ora che ci penso non m'è piaciuto nemmeno Edoardo Tavassi, mi spiace perché eravamo amici solo che poi ha parlato male di me alla fine. Non l'ho capito il suo atteggiamento.

Quali sono state le persone con cui hai legato di più? 

Ho legato con Marco Cucolo, con Licia, Lory Del Santo, con Gennaro. Le persone semplici come me.

Tra i finalisti, chi è che meritava qualcosa in più?

Penso Carmen, sebbene lei cambiava atteggiamento davanti alle camere, anche nei miei confronti. Quando eravamo in disparte, mi chiedeva scusa. Gliel'ho sottolineato, non m'è piaciuto questo aspetto. Però, per il resto, è stata brava e ha creato grandi dinamiche. Anche con suo figlio Alessandro. Magari meritava lei il secondo posto e non Luca.

Alla fine, sei felice del percorso che hai fatto? 

Sono orgoglioso. Il vero naufrago sono stato io. Io ho pescato, ho fatto il fuoco, ho costruito le cose. Ho fatto il naufrago di sana pianta, dalla A alla Z. Non andavo dietro alle stupidaggini, non litigavo per i pezzi di cocco o per il riso. Lo ricordavo sempre a tutti che lì dovevamo essere un esempio per chi c'era a casa. E a parte me, io veri naufraghi non ne ho visti.

C'è stato un momento molto importante, proprio sul finale: l'arrivo di tua moglie. 

La sorpresa di mia moglie è stata fantastica e mi sono venute in mente tante cose, ho potuto riflettere anche su tanti sbagli che ho fatto in vita. Mi sono commosso, davvero. Mi sono commosso tanto.

Com'è stato tornare alla normalità?

Dopo cento giorni è un sogno riprendere i ritmi della realtà. Sono un'altra persona. Lì sei completamente condizionato in quel contesto e diventa un po' un incubo. Tutti aspettavamo questa uscita anche per mangiare e stuzzicare qualsiasi altra cosa. Riassaporare non solo il cibo, ma anche la famiglia e la musica, ora ripartiamo con i concerti e sono molto felice. Abbiamo più di 80 date per tutta l'estate.

Qui in Italia ha fatto molto chiacchierare il presunto contrasto tra Alvin e Ilary Blasi, un contrasto su cui entrambi hanno giocato – anche Nicola Savino da studio non perdeva occasione di fare battute. Dall'interno, si è percepita questa cosa? 

Mi giunge nuova, questa. Noi abbiamo sempre visto dei rapporti molto sereni. Forse la stampa ha caricato eccessivamente. Ogni volta, a fine puntata, c'era sempre la battuta di Carmen sui proverbi, ricordo sempre una dimensione giocosa, un contesto giocoso, ecco.

Consiglieresti l'Isola dei Famosi al resto dei Cugini? 

Ma guarda è molto difficile, non so se riuscirebbero a resistere cento giorni. Probabilmente, un Grande Fratello sarebbe molto meglio, sicuramente più comodo.

2.986 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views