Nessuna sospensione lunga per Fuori dal Coro, il programma di Mario Giordano torna a gennaio
Dietrfront su Mario Giordano. Dopo le notizie delle scorse ore relative allo stop di Fuori dal coro e la conferma arrivata dallo stesso Giordano, lo stop al talk show di Mario Giordano inizia ad assumere tratti più definiti e lontani da una punizione difficilmente comprensibile, a giudicare dagli ascolti del programma.
Il commento di Mario Giordano allo stop
Stando a quanto apprende Fanpage.it da fonti vicine all'azienda, Fuori dal coro si fermerà effettivamente dal 15 novembre, ma riprenderà immediatamente dopo la pausa natalizia con la puntata del 10 gennaio. Questo a dispetto di quanto era stato lo stesso Giordano ad annunciare con un tweet in cui confermava lo stop alla trasmissione.
Perché il programma di Giordano si ferma prima
Lo stop anticipato del talk show di Rete 4, da quanto risulta, sarebbe dovuto al combinato disposto di un budget calibrato su un numero di puntate predefinito e la partenza anticipata della trasmissione per le elezioni del 25 settembre.
"Giordano sospeso", le proteste della redazione
Poche ore fa, dopo l'annuncio di Giordano, era arrivato un comunicato stampa di protesta del Comitato di Redazione di Videonews, come aveva riportato Ansa: "Troviamo sbagliata la decisione di fermare per così lungo tempo programmi che si occupano di fatti politici e sociali in questo momento storico così delicato. In particolare, rileviamo la chiusura di Fuori dal Coro dal 15 novembre al 14 febbraio. La prima conseguenza di questo lungo stop ricade innanzitutto sulle decine di collaboratori e professionisti che rischiano di non lavorare per tre mesi continuativi. Esprimiamo solidarietà ai colleghi e chiediamo che questa decisione sia rivalutata dall’azienda o, in alternativa, che sia garantito il riassorbimento dei giornalisti in altre produzioni Videonews così da minimizzare la perdita economica”. Comunicato che si concludeva così:
“Non possiamo non notare che solo tre settimane fa, incontrando l’azienda, ci era stato garantito che – nonostante il contesto di crisi economica generale – il budget dei programmi Videonews non sarebbe stato tagliato. Chiediamo quindi risposte all’azienda in vista dell’assemblea di redazione del 4 novembre”.