Millie si lascia andare a Temptation Island, l’invito ai single dopo la sfilata: “Adesso toglietevi le mutande”
Nella seconda puntata di Temptation Island prosegue il viaggio nei sentimenti di Millie Moi e Michele Varriale. È Millie la prima a raccontare ai single conosciuti nel villaggio i loro problemi. Lamenta le scarse manifestazioni d’affetto ricevute dal compagno. “Ho voglia di ridere e con lui non lo faccio mai”, ammette la donna, “Quando con lui rido un po’ di più, si vergogna, dice che non riesco a essere seria e che sembro scema. Credo lui debba trovarsi un’altra ragazza”.
Michele contro le amiche di Millie: “Sempre in barca a Porto Cervo”
Millie sostiene di non avere mai raccontato alle sue amiche il vero carattere di Michele e spiega che quello che li tiene insieme nonostante i litigi è l’intesa sessuale. “Loro hanno vissuto qualche scena e, sebbene non gli racconti nulla mi dicono di lasciarlo”, aggiunge e Michele prova a pungere proprio le amiche della compagna: “Per forza vogliono che mi lasci. Loro stanno sempre a Porto Cervo sulle barche”.
Michele teme che Millie non sia la donna della sua vita: “Dovevamo venire qua perché mi tranquillizzasse, sta facendo il contrario”
Michele viene convocato nel pinnettu per vedere la compagna rapportarsi ai single e applaudire divertita di fronte alle loro sfilate. “Adesso toglierete anche le mutande”, è il commento conclusivo di Millie che infastidisce Michele. “È una buffona, e pensare che mi ha portato qui perché voleva che mi fidassi di lei”, commenta l’uomo, “Si è scritta il mio nome sulla schiena per poi comportarsi così?”. Terminato il primo falò, Michele appare deluso, teme che Millie abbia superato i confini e stia per lasciarsi andare con uno dei single nei confronti del quale ha ammesso di provare una certa attrazione. Durante il falò successivo, invece, a Milllie non viene mostrato alcun video e lei reagisce male: “Non aspetto 20 giorni per non vedere nulla. Michele non è così, è uno che si concede certe confidenze. Se non vedo nulla è perché sta facendo passare un Michele finto”.