Micol Incorvaia è entrata in corsa nella Casa del Grande Fratello Vip 7. Era il 3 novembre del 2022, infatti, quando ha varcato la porta rossa del reality, insieme ad altri cinque nuovi concorrenti tra cui l’appena eliminato Luca Onestini e due tra i finalisti più quotati alla vittoria, Oriana Marzoli ed Edoardo Tavassi. Inizialmente conosciuta come influencer e sorella minore di Clizia Incorvaia, vediamo come è stato il suo percorso in questi cinque mesi davanti alle telecamere e proviamo a ipotizzare quante chance possa avere di portarsi a casa la vittoria nella finale del GF Vip di lunedì 3 aprile.
Ventinove anni, Incorvaia è al suo primo reality. Rispetto ad altri concorrenti ben più navigati di lei, forse un po’ ne ha pagato lo scotto. Micol si è mostrata fin da subito come una donna molto riservata e del tutto allergica a polemiche, strategie e sotterfugi. Dal minuto zero, ha preferito dimostrare la propria personalità più coi fatti che a parole. Per esempio, mentre tutte le altre si aggiravano per la casa truccate e vestite da serata di gran gala a qualunque ora del giorno, lei ha costantemente mantenuto l’abitudine di starsene in tuta e ciabatte, come fosse a casa propria. Un atteggiamento onesto e apprezzabile che, però, ha creato più di una perplessità tra le coinquiline: piuttosto divertente il momento in cui Antonella Fiordelisi e Giale De Donà si domandarono a vicenda il perché di questa scelta così sobria nel look da parte di Micol: “Probabilmente, è una strategia. Vuole dare l’impressione alle donne che ci guardano da casa di essere come loro. Così la votano”. Niente di più lontano dalla realtà, Micol è sempre stata, nel bene e nel male, del tutto genuina e fedele a se stessa. Di essere o meno in tv, le interessava poco e niente.
Poi, si è innamorata. Insieme a Edoardo Tavassi forma una delle (poche) coppie non horror di questa edizione. Seconda sola, forse, a quella dei ricongiunti ex Luca Onestini e Ivana Mrázová. Per Micol non è stato esattamente un colpo di fulmine, ma quando ha voluto dare una chance al fratello di Guendalina, è nato un sentimento molto forte. Lui, perennemente sarcastico e sopra le righe, riesce a smussare la timidezza di lei anche prendendola bonariamente in giro. “Sei bellissima, però da Instagram me parevi Megan Fox”, le ripete spesso con affetto. Viceversa, Micol con il suo carattere sempre moderato, oltre a ridere di gusto, forse riesce a riportare l’amato nei binari quando in preda alla voglia di scherzare, va troppo oltre. Un equilibrio che si direbbe perfetto, anche se Incorvaia, come personaggio a sé stante, ha rischiato di finire un po’ in ombra rispetto alla istrionica dolce metà. Se non di esserne letteralmente fagocitata.
L’opinionista Sonia Bruganelli glielo ha fatto notare più di una volta: dall’inizio di questa love story, Micol si è, consapevolmente o meno, messa un po’ da parte, diventando una specie di ripetitore delle di lui opinioni. Del resto, Incorvaia non è mai stata tra le concorrenti più attaccabrighe o vulcaniche su piazza. Anzi, se la sua educazione è sicuramente da elogiare, soprattutto in quel contesto, il modo che ha di prendere le distanze da polemiche e bagarre può risultare un po’ noioso e altero. Senza andare troppo indietro nel tempo, basti pensare all’ultima diretta in cui Antonella Fiordelisi era tornata nella Casa per un faccia a faccia con lei: gliene ha riversate contro di ogni, fallendo però nell’impresa di scalfirla davvero. “Non mi sento rappresentata dal livello di questa conversazione” è stato più o meno l’unico commento che si è sentita di rilasciare, opponendo alla furia di Antonella, che ce l’ha con lei in quanto ex fidanzata del suo compagno Edoardo Donnamaria, un decoroso silenzio stampa.
La scelta di non scendere in campo al momento di possibili battaglie trash è condivisibile da un punto di vista umano. Allo stesso tempo, viene da chiedersi Micol dove pensava di ritrovarsi quando ha firmato il contratto per partecipare al Grande Fratello Vip. Al Cern, per caso? Sottrarsi a ogni bisticcio, per quanto segnale di amor proprio e dignità, è anche arma a doppio taglio perché potrebbe portare il pubblico a chiedersi se la Vippona abbia o meno una personalità definita, del carisma, oltre alla morigeratezza nei modi.
Nonostante ciò, alla fin fine, l’atteggiamento serafico e superiore è stato premiato dai telespettatori che l’hanno incoronata al televoto come seconda semifinalista di questa edizione. Un traguardo inaspettato e figlio della nuova linea editoriale del reality che ha imposto allo show di essere meno scurrile e trash. Senza questo diktat di Pier Silvio Berlusconi, Micol Incorvaia non sarebbe giunta alla finale. Nella puntata “nera” che portò il vertice del Biscione a tale decisione, Bruganelli l’aveva definita, insieme a Giaele, una “concorrente inutile”, proprio per l’invalsa abitudine a starsene per conto proprio senza creare dinamiche interessanti all'infuori della sua liaison. La sorella di Clizia non ha mai fornito granché di cui parlare. Lo dimostra, per esempio, la quasi totale assenza di blocchi dedicati a lei durante gli appuntamenti di primetime col reality.
Nonostante ciò, è riuscita nell'impresa di sovvertire gli sfortunati pronostici seguendo la via della pacatezza. Viene perennemente accusata di avere poca autostima solo perché, a differenza delle altre, non ha voglia di mettersi in ghingheri h 24 a favor di camera. Anche davanti a tali contestazioni, non presta il fianco a sceneggiate. Estranea alle logiche di gioco, in generale difficilmente contrattacca quando riceve una provocazione, ma se tale provocazione la tocca davvero, soffre. E lo fa al fianco di chi le è più caro, come il fidanzato Edoardo Tavassi. In pratica, si comporta allo stesso modo in cui reagirebbe una persona fuori dalla Casa. Non si strappa vesti e capelli in pubblica piazza, ma tiene per sé le cose che la feriscono, esternandole solo con chi le vuole bene. Potrebbe essere stata proprio questa la fonte che ha generato grande empatia verso di lei da parte del pubblico.
Micol Incorvaia è, a tutti gli effetti, un elogio alla normalità all’interno di un’edizione in cui la maggior parte dei Vipponi si è dimostrata giocatrice professionista. E un elogio alla normalità è forse alieno alle logiche di un reality, ma, in questo caso, è riuscito a trovare grande consenso tra i telespettatori, probabilmente esasperati da risse e volgarità pretestuose. Certo, fossero stati tutti come lei, avremmo assistito a un’edizione-acquario, con pochissime dinamiche e picchi di hype. Allo stesso tempo, Micol Incorvaia è stata il polmone verde di un reality inquinatissimo da urla e isterie. Un merito che non le dovrebbe bastare a ottenere la vittoria finale, perché andrebbe a costituire una mezza beffa per chi si è speso di più, nel bene e nel male, fin dall'inizio del gioco.