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Michele Santoro: “Putin non è il solo nemico, dovremmo condannare anche Bush”

Michele Santoro si esprime liberamente a Piazza Pulita, dove dichiara che “Putin non è il peggior nemico” dell’Europa in questo momento. Enrico Letta interviene nella discussione scrivendo una lettera aperta al giornalista.
A cura di Ilaria Costabile
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Michele Santoro è stato ospite di Corrado Formigli nella puntata di Piazza Pulita di giovedì 31 marzo. Durante il suo intervento nel talk show, il giornalista ha espresso le sue opinioni in merito al conflitto tra Russia e Ucraina che hanno generato non poche polemiche anche tra i rappresentanti della politica, come Enrico Letta, che ha scritto una lettera all'ex conduttore di Anno Zero.

Le parole di Michele Santoro

Il giornalista, ormai lontano dalla tv con un programma suo, ma spesso ospite in alcuni talk, ha espresso piuttosto criticamente le sue considerazioni in merito al conflitto soffermandosi sull'informazione che è emersa in queste settimane di guerra e che ritiene di unilaterale: "Io non penso che Putin sia il maggiore nemico che noi abbiamo di fronte in questo momento. Il nemico più mostruoso che sta di fronte a noi è la guerra. La guerra è mostruosa. Processiamo Putin, ma allora processiamo pure Bush… A Baghdad i bambini sono morti bruciati dai missili. «Siamo schiacciati da una narrazione unica". A questo Santoro aggiunge anche un commento sul caso del professor Orsini, che ha fatto particolarmente parlare in questi giorni, dove le sue analisi filo russe, sono state aspramente contestate e sono stata avanzate polemiche per il cachet delle sue ospitate: "È una violazione pretendere di non pagare un pensiero che si considera scomodo". 

La lettera aperta di Enrico Letta

Ad intervenire sulla questione è il politico Enrico Letta, che ha scritto una vera e propria lettera aperta a Michele Santoro contestandogli il fatto che attualmente è necessario supportare un popolo in difficoltà, piuttosto che concentrarsi sui processi: "Caro Michele, nella tua lunga e appassionata lettera ho cercato, senza trovarla, una parola: “resistenza”. Il valore fondante della nostra Repubblica, il segno distintivo della vicenda della sinistra in Italia. Io sto con quel popolo. E il PD è e sarà sempre dalla parte dei popoli oppressi: dalla parte di Jan Palack proprio come te". 

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