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Maurizio Ferrini: “Ero depresso perché non lavoravo, facevo oroscopi a pagamento per guadagnare”

Maurizio Ferrini si racconta a Verissimo, per la prima volta, svelando anche degli aspetti inediti del suo passato, come il periodo in cui aveva smesso di lavorare in tv.
A cura di Ilaria Costabile
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Ospite nel salotto di Silvia Toffanin nella puntata di sabato 25 gennaio di Verissimo è stato Maurizio Ferrini, l'attore e comico che ha inventato il personaggio della Signora Coriandoli. Si è raccontato, svelando anche momenti inediti della sua vita, soprattutto del periodo in cui, dopo tanti lavori rifiutati, si è trovato a dover fare i conti con un telefono che non squillava più.

Maurizio Ferrini e i suoi sogni da ragazzino

Ferrini racconta di aver avuto un'infanzia bellissima e serena, insieme ai suoi genitori e sua sorella: "C'era un'armonia gigantesca" e rivela che da ragazzino aveva tre diverse aspirazioni:

Tre cose completamente diverse: la grafica, il disegno, le lingue e recitare. Ho iniziato nell'80 e mi sono fatto le ossa con le feste dell'Unità, forse qualcuna l'ho fatta anche in Veneto, certamente in Emilia Romagna e finivo con assomigliare molto agli interlocutori, la gente ti dà valore se c'è un riconoscimento ufficiale. Se uno ha successo in una grande città è felice e ti accetta, diversamente non puoi avere successo solo in provincia, anche perché non è tale.

L'inizio della carriera: "Ho detto tanti no"

Quegli spettacoli lo avevano portato, anche se non senza fatica, a farsi conoscere e dopo le prime apparizioni televisive, grazie a maestri del piccolo schermo come Renzo Arbore, iniziò a rifiutare lavori che, nonostante arrivassero, non facevano al caso suo:

I no, poiché era tutto Roma centrico all'epoca, un no detto ad un progetto nordico è un al progetto, non è un no alla persona, non è un rifiutare il valore di chi hai davanti. Io ho fatto delle gaffe, degli erroroni, perché Leone mi chiama per offrirmi la parte di Sordi in Troppo Forte di Verdone e quel genio di Ferrini dice no, avevo come un frontale in autostrada, dimenticato tutto. Quando conobbi Verdone, questa telefonata me la fa a maggio, io non mi ricordavo niente. Perché la cosa era evidentemente grave, non me lo ricordavo più.

Negli anni, quindi, iniziarono anche a girare delle voci sul suo conto, come lo stesso Ferrini racconta, a causa dei continui rifiuti di cui si era reso protagonista:

Ho rifiutato Vacanze di Natale, perché non fanno parte del mio modo, ho fatto altre gaffe su progetti che non condividevo, e dopo quando dici no, io avevo una fama che ho saputo dopo, un mio amico mi disse "tutti dicono che sei fuori di testa e inaffidabile" e io sono tutto, ma non sono questo.

Ferrini e il periodo degli oroscopi a pagamento

Toffanin, quindi, chiede al suo ospite come avesse affrontato quel periodo così lungo senza lavorare, come fosse riuscito a venirne fuori e su chi aveva potuto contare e Ferrini racconta di un momento totalmente inedito della sua vita:

Non ero da solo no, ho tanti amici, grazie a loro sono stato aiutato, anche economicamente, non lavoravo più, mi sono persino, non lo sa nessuno, sono grande appassionato di astrologia da quando avevo 20 anni e mi sono messo a fare gli oroscopi a pagamento per qualche anno, quindi ho frequentato un ambiente di astrologi capaci.

Col senno di poi, l'attore dichiara di essersi pentito per qualche no di troppo: "Ero depresso perché non lavoravo, mi abbattevo, non perché lo fossi di indole, ma le provavo tutte. Bussavo dappertutto, a quel punto non ero più schizzinoso, i primi tempi di essere famosi hai una sorta di esproprio della personalità, non sei più te". 

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