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Massimo Ghini: “Vengo da un’infanzia difficile per la separazione dei miei, non vedevo mai mio padre”

L’attore si racconta a Nunzia De Girolamo nella quinta puntata di Ciao Maschio: “Mi è mancata tanto una carezza di mio padre. Paradossalmente le volte che l’ho visto di più, è stato quando stava per morire’’.
A cura di Andrea Parrella
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Massimo Ghini sarà ospite di Nunzia De Girolamo a Ciao Maschio, nella puntata in onda domani, Sabato 12 Ottobre, in seconda serata su Rai 1, si è raccontato in lungo e in largo, tornando alle fasi della sua infanzia e della crescita che, come l'attore ha raccontato alla conduttrice, non sono stati facili a causa della separazione tra i suoi genitori, che gli ha impedito di vedere il padre con frequenza. ‘’Vengo da un'infanzia difficilissima, perché i miei si sono separati quando io avevo tre anni e se ora ne faccio 70, ti puoi immaginare in che periodo era e quanti anni sono passati. Tutto questo mi ha segnato".

Il racconto di Massimo Ghini a Ciao Maschio

Così Massimo Ghini, che ha ricordato anche alcuni dettagli di quegli anni complessi: "Quando arrivavano le pagelle o i documenti vi era scritto firma del padre o di chi ne fa le veci. E, al posto di mio padre, firmava mia mamma. E io ogni volta che tornavo a scuola, c'erano anche i professori che mi guardavano un po' strano, perché all'epoca c'era questo politically correct…’’.

La morte del padre

Massimo Ghini, tra gli ospiti della quinta puntata di Ciao Maschio, ha spiegato a De Girolamo che la soluzione per evitare disagi è arrivata solo col tempo: ‘’Ad un certo punto abbiamo trovato una soluzione. Mia mamma firmava con la dicitura Lorenzo Ghini, che era il nome di mio padre. Una truffa, per come dire, ma così tutti erano contenti. Purtroppo in qualche maniera penso di aver finto di aver accettato la separazione dei miei, per questo faccio l'attore. Ma dentro di me soffrivo come una bestia, perché quello che ti rimane addosso è il senso dell'abbandono. Mi è mancata tanto una carezza di mio padre. L’ho visto talmente tante poche volte, che mi ricordo quante volte sono state. Una roba assurda. Paradossalmente le volte che l’ho visto di più, è stato quando stava per morire’’.

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