Massimiliano Varrese e la festa di compleanno rimandata: “Rispettiamo la sofferenza di Beatrice Luzzi”
Massimiliano Varrese compie 48 anni oggi, venerdì 5 gennaio. Il concorrente del Grande Fratello, però, ha spiegato ai suoi compagni di avventura che la festa è rimandata a sabato 6 gennaio per rispetto di quanto accaduto a Beatrice Luzzi, che nei giorni scorsi ha perso il padre. L'attore: "Avremmo dovuto fare la festa domani, non ci sarà la festa per rispettare il momento che Beatrice sta vivendo fuori da qua. Mi sembrava giusto rispettare questo momento di grossa sofferenza che sta attraversando lei. Faremo la festa sabato". Poi, si è concesso un lungo monologo, durante il quale si è dispiaciuto per l'assenza di Vittorio Menozzi.
Grande Fratello, Massimiliano Varrese e il monologo per il suo compleanno
Massimiliano Varrese ha dato inizio al suo discorso spiegando: "Venire qui è stata una una scelta complessa, avevo paura perché avrei dovuto lasciare mia figlia da sola per mesi. Ogni volta che ho fatto delle scelte le ho sentite, sapevo che dovevo farlo". E ha continuato:
Oggi non volevo festeggiare, perché io non festeggio quasi mai il mio compleanno se non con i miei. Ringrazio i Maxers, ringrazio le persone che mi amano là fuori, visto che vedono la verità. Ringrazio Valentina, la madre di mia figlia. Ci sono delle risposte che arrivano senza alcuna domanda e qua dentro ne sto ricevendo tante. Come al solito mi sono messo in discussione anche quando ho subito delle ingiustizie e ho imparato la lezione. Non pensavo di ritrovare in ognuno di voi un pezzo di me, sto imparando da tutti ogni giorno. La mia vita è veramente un film, ci sono stati momenti difficili per me, però devo ringraziarvi perché, guardandovi negli occhi, ho trovato la forza per fare in modo che i valori vincano: i valori del rispetto, della gentilezza.
L'assenza di Vittorio Menozzi
Massimiliano Varrese, mentre alcuni concorrenti come Anita Olivieri si commuovevano ascoltando il suo discorso, ha proseguito: "Ho interpretato un ruolo che non mi apparteneva più e mi stavo dimenticando di me stesso. A volte si trova se stessi anche attraverso le persone che pensi ti facciano del male, alla fine ti stanno facendo del bene. Attraverso i momenti bui, di sofferenza, ci chiediamo: perché a me? Mi sono chiesto perché. Ho capito, ma la risposta la tengo per me. Però ho avuto la conferma che siamo tutti uguali, ogni storia vostra è la mia, ogni vostro sorriso è mio, ogni vostra lacrima è mia". Dopo avere assicurato che nonostante "gli schiaffoni" presi nella vita, crede ancora nei sogni, ha rimarcato l'assenza di Vittorio Menozzi, che non era lì ad ascoltarlo come tutti gli altri: "Mi dispiace non vedere Vittorio, ma va bene lo stesso".