video suggerito
video suggerito
Verissimo 2024/2025

Marco Carta: “Dopo l’accusa di furto non uscivo di casa. Ho scoperto la verità su mio padre e ho smesso di odiarlo”

Marco Carta si racconta a Verissimo, dal periodo di crisi dopo l’accusa di furto in Rinascente a Milano, dalla quale è stato assolto, fino al rapporto problematico con suo padre. E sulla storia d’amore con Luca, il suo compagno: “Per me, è un raggio di sole”.
A cura di Sara Leombruno
469 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Marco Carta si racconta a Verissimo con Silvia Toffanin, dal periodo di crisi dopo l'accusa di furto, dalla quale è stato assolto, fino al rapporto problematico con suo padre. E sulla storia d'amore con Luca, il suo compagno: "Per me, è un raggio di sole, sono felice e pieno di una nuova linfa".

Il brutto periodo dopo l'accusa di furto

Marco Carta fu accusato di avere rubato alcune magliette all’interno della Rinascente di Milano. Una vicenda che ottenne una enorme eco mediatica ma che si concluse con l’assoluzione completa del cantante per non aver mai commesso il fatto. A Verissimo, il cantante racconta come ha vissuto quel brutto periodo: "Le persone erano un po' disorientate, la stampa faceva tanta confusione dopo la notizia dell'assoluzione. Quello è stato un momento in cui mi sono sentito solo, giudicato, la mia voce non riusciva a coprire tutte le voci che la massa emetteva, le prime settimane non uscivo di casa, avevo il terrore di cosa sarebbe passato".

Il rapporto con il padre

"Continuavo a chiedermi perché lui non avesse voluto conoscermi, sono stato geloso di tutti i miei compagni di classi alle elementari, perché io non avevo quello che avevano loro. Avevo una madre molto presente, ma io volevo anche lui". Queste le parole con cui Marco Carta ha descritto il suo rapporto con il padre a Verissimo. L'uomo aveva delle dipendenze: "Questo è un paradosso, perché questa scoperta ha dato pace ai puzzle che non riuscivo a comporreha spiegato il cantante – l'ho odiato, ma quando ho saputo delle sue dipendenze, ho pensato a un uomo fuori di sé, che si era ammalato, a quel punto ho smesso di odiarlo, ho capito che una parte di sé non era consapevole di avermi, questa cosa mi ha aiutato a far pace con i demoni che avevo dentro". Ora, il padre non c'è più :"Prima gli direi qualcosa di brutto, poi lo abbraccerei".

469 CONDIVISIONI
247 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views