Mara Venier dopo il caos del comunicato pro Israele in diretta, ecco cosa ha detto la conduttrice
Mara Venier rompe il silenzio dopo il caso del comunicato di Roberto Sergio pro Israele letto in diretta a Domenica In. La conduttrice, pur non pronunciandosi a parole, interviene pubblicamente sulla vicenda pubblicando su Instagram il video in cui Ghali, proprio nella sua trasmissione, risponde alle domanda dei giornalisti sul suo "stop al genocidio" pronunciato sul palco dell'Ariston nella finale di Sanremo. Si tratta della prima uscita pubblica di Mara Venier sulla vicenda, dopo che la conduttrice nelle scorse ore aveva disattivato i commenti sul suo account Instagram, forse per evitare gli insulti (la situazione resta la medesima al momento). Nessun commento di accompagnamento da parte di Venier al video postato, che potrebbe però essere interpretato come una presa di posizione in favore delle parole dello stesso Ghali, quindi in netta contrapposizione a quello che la stessa Venier ha detto dopo la lettura del comunicato di Roberto Sergio: "Sono le parole, che ovviamente condividiamo tutti, del nostro Amministratore Delegato Roberto Sergio".
Le parole di Mara Venier al Corriere della Sera e al Foglio
A pochi minuti dal post arrivano una serie di dichiarazioni rilasciate da Mara Venier, precisamente al Corriere della Sera, al quale spiega di aver pianto molto in questi giorni e precisando: "Io sono una conduttrice Rai. Se l’amministratore delegato della Rai mi chiede di leggere un comunicato, io lo faccio. Quanto al contenuto, forse qualcuno non è d’accordo con la condanna del massacro del 7 ottobre? Certo, è doveroso ricordare anche le vittime innocenti di Gaza". Contemporaneamente sulla questione Dargen ha parlato al Foglio, spiegando di e non aver censurato nessuno: "Sono sempre stata e sempre sarò una donna libera e non ho ricevuto alcuna pressione dai vertici. E non ho mai censurato nessuno. Semplicemente, avevamo poco tempo”. Il riferimento, in questo caso è al fuori onda in cui Mara Venier ha contestato ai giornalisti in studio le domande fatte chiedendo di non metterla in imbarazzo, dopo che Dargen D'Amico aveva parlato della questione migranti. Infine Venier nell'intervista ha detto: "Ho invitato Dargen domenica prossima in trasmissione, spero voglia venire".
Cosa ha detto Ghali a Domenica In
Il comunicato dell'amministratore delegato Rai Roberto Sergio era arrivato dopo le parole di Ghali ospite nella puntata post sanremese di Domenica In. Rispondendo a quanto detto dall'ambasciatore israeliano a Roma, che aveva accusato Sanremo di aver diffuso messaggi d'odio riferendosi al suo stop al genocidio sul palco, l'artista aveva detto: "Mi dispiace che abbia risposto in questo modo, ci sono tante cose da dire, proprio queste. Per cosa devo usare questo palco? Io sono un musicista ancora prima di essere su questo palco". E ha proseguito nel suo intervento:
Ho sempre parlato di questo fin da quando sono bambino, non è dal 7 ottobre e internet può documentare. Questa cosa va avanti già da un pò. La gente ha sempre più paura di dire ‘stop alla guerra e stop al genocidio' e il fatto che lui dica così non va bene, continua questa politica del terrore. Le persone sentono che vanno a perdere qualcosa se dicono ‘viva la pace' e non deve succedere. L'Italia porta valori completamente opposti. Ci sono dei bambini di mezzo.
Nel corso della stessa trasmissione, quindi, il momento tanto criticato, con Mara Venier che ha letto il comunicato e condiviso di Sergio: "L'Amministratore Delegato Roberto Sergio ha dichiarato questo: Ogni giorno i nostri telegiornali e i nostri programmi raccontano e continueranno a farlo, la tragedia degli ostaggi nelle mani di Hamas oltre a ricordare la strage dei bambini, donne e uomini del 7 ottobre. La mia solidarietà al popolo di Israele e alla Comunità Ebraica è sentita e convinta".
La precisazione di Roberto Sergio e le proteste fuori da sede Rai
Sia Sergio che Venier, nonché tutta la Rai, sono stati sommersi da critiche nelle ore successive, sfociate anche in aperte proteste pro Palestina all'esterno della sede Rai di viale Marconi a Napoli, dove ci sono stati anche scontri con la polizia. Proprio nella mattina del 13 febbraio è arrivato anche una precisazione da parte di Sergio sulla vicenda. L'amministratore delegato lo ha fatto attraverso la risposta a un post Facebook di un giornalista che lo criticava: "Parlo di popolo d'Israele e di comunità ebraiche. lo provo orrore per le continue stragi di civili nella striscia di Gaza e provo orrore per la guerra. Si era parlato di genocidio ed io ho aggiunto il pensiero per i giovani trucidati il 7 ottobre e per i bambini, donne e uomini barbaramente uccisi nei kibbutz e per gli ostaggi".