Ma Alberto Angela quante volte pensa all’Impero Romano? Anche lui risponde al trend di TikTok
Quante volte pensi all'Impero Romano? Il trend su TikTok è ormai un vero e proprio movimento con l'hashtag #romanempire e adesso anche il più illustre dei divulgatori scientifici d'Italia ha deciso di aderire. In un simpatico video su Instagram si vedono Alberto Angela e il suo regista Gabriele Cipollitti discutere sull'impero romano. È proprio il regista a fargli la domanda chiave, la curiosità per scoprire la risposta di Alberto Angela, ovviamente, è tanta.
Il video con Gabriele Cipollitti e Alberto Angela
È Gabriele Cipollitti a porre la domanda che tutti si fanno su TikTok ad Alberto Angela. La risposta è, come nel suo stile, ricca di affascinanti curiosità sul mondo degli antichi romani. Su Instagram, Alberto Angela scrive: "Quante volte penso all'Impero Romano, beh…tante!".
Una cinquantina! Lo sai che adoro l'Impero Romano, ho scritto libri, facciamo trasmissioni insieme. Ci penso tanto perché era una società molto simile alla nostra e per certi versi più libera. Non c'era razzismo, nessuno veniva discriminato per il colore della pelle. Le donne erano libere, indipendenti. Il sesso era libero: non c'erano omo, etero o bi, ci si amava e basta. E poi guarda questo ponte, identico all'Impero Romano eppure siamo a Parigi e Parigi fu fondata dai romani. Come si fa a non pensare così tanto all'Impero Romano? Tu quante volte ci pensi?
E Cipollitti risponde: "Tante volte, anche perché lavoriamo insieme". Questo dà l'opportunità a entrambi di lanciare la puntata di Ulisse di giovedì 28 settembre: "E giovedì c'è una puntata su Nerone, quindi ci penseremo ancora".
La prossima puntata di Ulisse dedicata a Nerone
Alberto Angela avrà la possibilità di pensare ancora una volta all'Impero Romano proprio nella prossima puntata di Ulisse: Il piacere della scoperta. Nella puntata in onda giovedì 28 settembre, il programma di divulgazione dedicato alla storia, all'arte e alla cultura aprirà un focus su Nerone e il grande incendio di Roma.