Luis Sal dopo il secondo video Fedez, la storia su Instagram in cui parla di calunnia
La guerra a distanza tra Fedez e Luis Sal è ormai iniziata. Parlare in termini bellici non è esagerato, visto che i due, dopo un lungo silenzio, si sono lasciati andare a un botta e risposta che pare destinato a proseguire nelle prossime settimane. Il quarto atto di questo botta e risposta è quello di Luis Sal, che al secondo video di chiarimenti in cui Fedez lo ha accusato di aver tentato di utilizzarlo come un bancomat, ha risposto a modo suo, pubblicando tra le storie un accenno a "La calunnia è un venticello", nota aria del Barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini che pare un sottotesto inequivocabile del messaggio di risposta a Fedez.
Il video di risposta di Luis Sal
Ad aprire le danze dello scontro era stato Fedez, con un video pubblicato sul canale Youtube di Muschio Selvaggio, in cui l'artista raccontava la sua versione dei fatti sull'addio al podcast del co-fondatore del format. Quindi era arrivata la risposta di Luis Sal, con un video in cui lo youtuber ha spiegato come fossero andate le cose dal suo punto di vista.
L'attacco di Fedez: "Io usato come un bancomat"
A sua volta Fedez, nelle ore successive alla pubblicazione del video di Sal, ha risposto senza mezzi termini,accusandolo di essersi sollevato dalle sue responsabilità: "Da quando hai deciso di abbandonare il podcast, hai smesso di pagare gli stipendi di persone che non sono multimilionarie come me e come te, hai smesso di pagare gli affitti, hai lasciato dei debiti nei mie confronti e, nonostante questo, continuavi a guadagnare soldi dalle visualizzazioni senza fare un ca**o. Quindi, anche se tu avessi avuto tutto le ragioni del mondo per andare via, non ci si comporta così perché si onorano gli impegni, soprattutto nel rispetto di persone che lavorano e campano solo grazie a questo lavoro, ma soprattutto si danno delle risposte al pubblico e non si impedisce al tuo partner di dare delle risponde semplicemente perché tu vuoi far leva sulla pressione della gente e utilizzarmi come se fossi un bancomat".