Luciana Littizzetto anche a Mediaset: giurata di Tu Si Que Vales al posto di Teo Mammucari
Luciana Littizzetto arriva a Mediaset. Secondo un retroscena lanciato da Dagospia e Trash Italiano, dopo l'addio alla Rai e il passaggio su Nove con Fabio Fazio, la nota conduttrice e comica entrerà a far parte della giuria dello show Tu Si Que Vales, al posto di Teo Mammucari. Una stagione televisiva che si delinea sempre più ricca di cambiamenti, dal momento che anche lo stesso Mammucari ha annunciato la fine della sua partecipazione a Le Iene dopo più di 10 anni.
Luciana Littizzetto a Tu Si Que Vales al posto di Mammucari
L'ormai ex conduttrice di Che Tempo Che Fa sarebbe pronta ad affrontare una nuova avventura televisiva, in una rete del tutto inedita per la sua carriera. Dopo aver chiuso il lungo rapporto con la Rai e aver annunciato il passaggio a Discovery al fianco di Fabio Fazio, Littizzetto arriverà anche a Mediaset. Qui, stando alle parole di Dagospia, ricoprirà il ruolo di giurata nello show di successo Tu Si Que Vales, in onda in prima serata su Canale 5 in autunno. Al suo fianco Sabrina Ferilli, Gerry Scotti, Rudy Zerbi e Maria De Filippi, volti storici del programma. La sua poltrona rossa sarà quella lasciata vuota da Teo Mammucari, che quindi non ci sarà più, così come non sarà più presente a Le Iene su Italia 1.
L'addio alla Rai e il passaggio su Nove con Fabio Fazio
Sono mesi di cambiamento per Littizzetto che, lo scorso maggio, ha annunciato di lasciare la Rai e passare a Discovery insieme al collega Fabio Fazio. Dal prossimo autunno, quindi, torneranno in onda insieme su Nove con un accordo di quattro anni. Nell'ultima puntata di Che Tempo Che Fa, la conduttrice ha voluto leggere la sua ultima letterina, indirizzata proprio all'azienda di Viale Mazzini, in cui ha ripercorso alcuni dei momenti più significativi e lanciato anche una frecciatina a Matteo Salvini: "Cara Rai, magari ci ritroveremo, spero in un'Italia diversa in cui la libertà sia preservata e dove il dissenso sia sempre leale. Un'Italia dove chi fa il ministro non abbia paura di chi fa il saltimbanco. Non dimenticare che il servizio pubblico è di tutti, di chi la pensa come chi governa, di chi la pensa all'opposto. Di chi va, di chi resta".