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Ballando con le stelle 2024

Ballando con le Stelle, Luca Barbareschi: “L’idea di passare l’inverno della mia vita da solo mi fa paura”

Luca Barbareschi trova a Ballando con le Stelle il teatro per raccontare la sua crisi, relazionale e anagrafica: “Arriva un momento della vita in cui capisci che non sei eterno.”
A cura di Andrea Parrella
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La vicenda personale di Luca Barbareschi e il suo percorso artistico stanno diventando un tutt'uno a Ballando con le Stelle. L'antipatico Barbareschi, il divisivo Barbareschi, sta trovando nel programma del sabato sera il miglior luogo in cui potersi raccontare. In particolare, a fare da sfondo alle sue performance è il vissuto personale, la crisi relazionale connessa all'età, aspetti che si intrecciano e danno forma al momento che sta vivendo, restituendo al pubblico un personaggio istrionico che sa portare sul palco un dramma interiore raccontato in queste ultime settimane e confermato con la puntata del 23 novembre.

Luca Barbareschi e la crisi con sua moglie

Prima di esibirsi in un tango, Barbareschi ha raccontato nel profondo il momento di crisi che sta vivendo con Elena Monorchio: "Lei mi contesto di aver fatto delle cose e non averglielo detto e questo è potentissimo perché non c'è giudizio morale in lei. So di averla ferit e questa cosa mi fa male". Barbareschi sottolinea la differenza d'età con sua moglie, 25 anni circa, e quanto questo lo induca a ragionare proprio dell'età, del suo posto nel mondo: "Arriva un momento della vita in cui capisci che non sei eterno. L'idea di passare l'inverno della mia vita senza poter condividere dei momenti di dolcezza, con il sorriso, mi fa paura".

"Gli amici più anziani di me non ci sono più"

Quindi è arrivato il momento del ballo, in cui Barbareschi ha dimostrato la sua attitudine che, se pure non lo renda favorito alla vittoria di questa edizione, certamente lo descrive come uno dei migliori concorrenti dell'edizione. Proprio rispetto al rapporto con lo scorrere del tempo, ha quindi aggiunto commosso: "Ho sempre avuto amici più anziani di me e non ci sono più. Questo ti rende la vita terribile, è come se il futuro fosse morto. Forse la presunzione più grande che può avere un uomo come me è aver fatto figli in età matura, ma io ho il dovere di far crescere i miei figli con la stessa allegria che avevo a 14 anni". 

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