Lorenzo Tano a Ballando: “Scelto perché sono il figlio di Rocco Siffredi, mi conoscono per questo”
Lorenzo Tano è uno dei concorrenti della nuova edizione di Ballando con le Stelle, in partenza il 21 ottobre su Rai1. Il figlio di Rocco Siffredi, 27 anni, è pronto a mettersi alla prova in un' avventura televisiva e, intervistato dal Corriere della Sera, ha risposto a chi lo accusa di essere nel cast del programma solo perché "figlio di".
Lorenzo Tano nel cast di Ballando con le stelle
Quando è arrivata la proposta di Ballando con le Stelle, Lorenzo Tano non ha esitato. Si è organizzato per stare lontano da casa anche per tre mesi e ha subito accettato la nuova sfida, quella che per la prima volta lo vede nei panni di ballerino:
Non ci ho pensato moltissimo, forse una decina di secondi. Sono super impegnato perché gestisco la casa di produzione di papà, però mi sono organizzato anche nel caso dovessi stare via per tre mesi. È un'esperienza totalmente nuova per me il ballo. A un altro programma avrei detto no grazie, ma ballare è una cosa opposta alla mia personalità, quindi una sfida con me stesso. Senza contare che ad aprile mi sono lasciato con la mia ragazza dopo dodici anni e lei mi chiedeva sempre di portarla a ballare.
Il 27enne, nato a Roma e residente in Ungheria, non dà peso ai commenti cattivi di chi lo accusa di essere nel cast del programma di Rai1 solo perché figlio di Rocco Siffredi: "La gente non mi conosce e se mi conoscono è perché sono suo figlio. Rappresento una scommessa, ma più che altro la domanda è da fare agli autori che mi hanno scelto".
Lorenzo Tano lavora nell'azienda del padre, ma non ha seguito le sue orme
Oltre che aspirante ballerino, Lorenzo Tano lavora nell'azienda del padre, nella parte della produzione e della gestione del business. Una passione nata dopo una laurea in Finanza e Economia e Commercio che non lo soddisfava del tutto:
Mi sono laureato ma l'ho trovato un pò noioso. Così ho iniziato a lavorare con papà. Prima, da appassionato di tecnologia, gli ho fatto cambiare tutta l'attrezzatura, che era un pò datata, ma lui non sapeva usare le nuove telecamere così ho dovuto fargli un pò di formazione. Da lì in poi ho iniziato a lavorare fisso in produzione, concentrandomi anche su tutta la parte di progetti futuri, di ampliamento del business.
Il 27enne confessa che non vorrebbe iniziare una carriera da attore hard come il padre: "Non lo farei, magari ci avrei pensato se avessi vissuto l'epoca degli anni Ottanta o Novanta, ma oggi proprio no. Il mondo è cambiato tantissimo. Infatti quando papà mollerà mollerò subito anche io".