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Lorenzo Spolverato racconta il suo passato al GF: “Obbligato da una banda a rubare e commettere violenza”

Nella puntata del GF del 30 dicembre, Lorenzo Spolverato ha raccontato i motivi profondi della sua insicurezza verso le donne. Alle origini di questa sofferenza, alcuni episodi vissuti quando aveva solo 15 anni: “Stavo in una banda. Mi legavano, mi mi picchiavano, picchiavano di fronte a me le ragazzine con cui stavo”.
A cura di Sara Leombruno
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Una settimana difficile nella Casa del Grande Fratello quella da cui è reduce Lorenzo Spolverato. Nella puntata del 30 dicembre, il modello milanese ha raccontato i motivi della sua insicurezza, che l'hanno portato ad allontanarsi da Shaila Gatta, nei confronti della quale ha dichiarato di "non sentirsi all'altezza". Alle origini di questa sofferenza, alcuni gravi episodi che ha vissuto da adolescente, quando aveva appena 15 anni. Episodi di cui non erano a conoscenza neppure i suoi genitori: "In quegli anni lì sono entrato a far parte in modo inconsapevole di alcune bande. Mi obbligavano a fare cose, a rubare e commettere violenza".

Il racconto di Lorenzo Spolverato

Alfonso Signorini ha invitato Spolverato a parlare di quello che gli è successo quando aveva solo 15 anni: "Non so cosa tu voglia o possa dire, cercheremo di farlo insieme – ha detto il conduttore – parlando di questa sofferenza, di questo blocco che ti impedisce la serenità, ritorniamo a quella cameretta di te 15enne". A quel punto, il modello ha iniziato a raccontare di alcuni gravi episodi che ha vissuto nel periodo dell'adolescenza, di cui nemmeno i suoi genitori erano a conoscenza: "Erano i primi anni di superiori, in quegli anni lì sono entrato a far parte in modo inconsapevole di alcune bande, venivo obbligato a fare delle cose. Nei primi momenti riuscivo a tornare a casa dopo scuola e chiudermi in camera ma non sempre era possibile".

Il ragazzo ha raccontato che i suoi genitori avevano notato che qualcosa non andasse, ma lui non era mai riuscito a dirglielo chiaramente:

Mi venivano a prendere a scuola e non potevo andare da nessuna parte, andavo in dei capannoni in mezzo ai campi in cui c'era il raduno di questa banda. Spesso tutti erano più grandi e mi obbligavano a fare cose lì, tipo missioni da portare a termine, a rubare, a commettere e ricevere violenza.

"Mi legavano, picchiavano me e le ragazze con cui stavo"

Alfonso Signorini gli ha chiesto perchè si rivolgessero proprio a lui. Decisa la risposta di Spolverato: "Perchè ero veloce, ero bravo, non mi lamentavo, facevo quello che mi dicevano di fare, mi promettevano soldi che non sono mai arrivati". Quando le cose non funzionavano, però, la situazione diventava molto pericolosa: "Mi legavano, mi bloccavano, picchiavano me e le ragazzine con cui stavo, sapevano dove abitavo e cosa facevo. Dopo ho esercitato della vendetta nei confronti di quelle persone". Proprio per questa violenza che è stato costretto a commettere, Lorenzo oggi si sentirebbe inferiore nelle relazioni amorose:

È come se pensassi di non meritare le persone, questa cosa va a toccare anche i rapporti sentimentali, soprattutto quando ho di fronte una persona dal carattere forte, come Shaila.

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