Lorenzo Biagiarelli assente a È sempre Mezzogiorno: “Coinvolto in fatto di cronaca, ha deciso di stare a casa”
È sempre Mezzogiorno riparte senza Lorenzo Biagiarelli. La puntata di lunedì 15 gennaio del programma di Rai1 condotto da Antonella Clerici è iniziata con l'annuncio della presentatrice, che ha informato il pubblico dell'assenza del volto fisso della trasmissione, esperto di cucina e noto anche per essere il compagno di Selvaggia Lucarelli. "Non c'è Lorenzo – ha detto Clerici – sapete che è stato coinvolto in questo fatto di cronaca di cui tutti parlano. Ha deciso di stare a casa in questo momento e sarà con noi nei prossimi giorni".
Antonella Clerici cita la vicenda di Giovanna Pedretti
Il riferimento di Antonella Clerici è alla complessa vicenda di Giovanna Pedretti, titolare della pizzeria "Le Vignole" di Sant'Angelo Lodigiano in provincia di Lodi che è stata ritrovata priva di vita nella serata di ieri, domenica 14 gennaio nel fiume Lambro. La donna era finita al centro delle polemiche per la risposta a una presunta recensione sul suo ristorante in cui un cliente si sarebbe lamentato di ave dovuto mangiare vicino a una coppia omosessuale e una persona con disabilità.
Le parole di Lorenzo Biagiarelli sulla vicenda di Giovanna Pedretti
Biagiarelli è finito al centro del dibattito social perché proprio dal suo profilo pubblico erano partite insinuazioni sulla veridicità della stessa recensione e, di conseguenza, nelle scorse ore, si è sollevato un fronte d'opinione sui social che legherebbe il blogger alla vicenda perché fautore di una shitstorm nei confronti della donna. Lui stesso ne ha parlato in una storia pubblicata nelle scorse ore su Instagram, in cui ha scritto queste parole:
Mi dispiace moltissimo per la morte della signora Giovanna e il mio pensiero va alla sua famiglia. Mi dispiace che pensiate che la ricerca della verità possa avere queste conseguenze. Ci tengo a respingere con forza le accuse di ‘odio social' e ‘shitstorm' dal momento che la signora Giovanna, in questi due giorni, non ha ricevuto dalla stampa che lodi e attestazioni di stima, e solo qualche sparuto e faticoso tentativo di ristabilire la verità che, in ogni caso, non ha e non avrebbe mai avuto pari forza. Vi invito solo, se davvero pensare che la signora Giovanna si sia tolta la vita per un inesistente ‘odio social', a riflettere sul concetto di verità. Se ogni persona che tenta di ristabilire la verità in una storia, grande o piccola che sia , dovesse temere questo epilogo a quel punto dovremmo chiudere tutto, giornali e social. I messaggi di odio che mi state scrivendo sono invece, quelli sì, di una tale violenza e quantità che effettivamente, anche a una persona non troppo fragile, potrebbero far pensare a un gesto estremo. Io, nel frattempo, continuerò a cercare la verità nelle cose.