La Rai scioglie il nodo sullo show di Alba Parietti, Non sono una signora in onda dal 29 giugno
Semaforo verde per Non sono una signora. Dopo le incertezze dei mesi scorsi e i continui rinvii, lo show condotto da Alba Parietti in cui celebrità del mondo dello spettacolo si trasformano per una sera in Drag Queen vedrà finalmente la luce. Le cinque puntate, già pronte da tempo, andranno in onda a partire da giovedì 29 giugno su Rai2.
Come funziona Non sono una signora
Adattamento italiano del format “Make Up Your Mind”, prodotto in collaborazione con Fremantle – “Non sono una signora” vedrà protagonisti, in ciascuna puntata, 5 celebrità del mondo dello spettacolo resi irriconoscibili da un team di esperti in make up e styling, che si metteranno in gioco e si sfideranno, per una sera, nei panni di splendide Drag Queen. La Drag vincitrice di ogni puntata verrà premiata, ma la sua identità resterà misteriosa fino alla spettacolare finale in cui Alba Parietti incoronerà la vincitrice di “Non sono una signora”. Agli altri concorrenti invece non resterà che svelarsi e raccontare al pubblico il proprio percorso di trasformazione.
I rinvii di Non sono una signora e le polemiche
Quello di Non sono una signora si era trasformato in un piccolo caso di questa stagione televisiva. Annunciato in occasione del lancio dei palinsesti autunnali dello scorso luglio, il programma affidato alla conduzione di Alba Parietti ha subito varii rinvii nel corso della stagione e non è mancato chi ha associato questa incertezza da parte dell'azienda sulla messa in onda alle caratteristiche del programma, come qualcosa che potesse mettere in imbarazzo la linea politica e i valori più cari al nuovo esecutivo, tra cui non rientrano di certo la celebrazione dei valori della diversità e del mondo queer. A parlare dei rinvii era stata anche Alba Parietti, che aveva ironizzato così:
Forse perché è troppo bello, ce lo vogliono dare un po’ alla volta. Scherzi a parte io lavoro per la Rai da circa 40 anni, ho grande rispetto per quest’azienda e quindi credo che se vengono fatte certe scelte ci sarà un motivo. Allo stesso modo, però, ho a cuore il mio lavoro e quello delle persone che hanno partecipato al programma.