La Rai riprenderà le attività giornalistiche dalla Russia
Le attività giornalistiche della Rai dalla sede di Mosca riprenderanno a partire da mercoledì 30 marzo. Questa la comunicazione che arriva dai piani alti della tv di Stato, dopo che i servizi erano stati sospesi a causa della normativa vigente in Russia, secondo cui erano previste pene detentive per chi avesse diffuso notizie ritenute "non fondate" dalle autorità russe in merito all'invasione in Ucraina e alle limitazioni imposte da vari Paesi.
La scelta della Rai
La decisione arriva a seguito di una valutazione della normativa su citata e un attenta analisi di ciò che è accaduto ad altre emittenti internazionali. La legge indetta dal Cremlino, approvata lo scorso 4 marzo, è attualmente in vigore, ma la Rai ha ritenuto doveroso, nonché opportuno, riprendere regolarmente a divulgare informazioni e notizie afferenti al conflitto in atto e, quindi, riattivare il flusso di notizie dalla Federazione Russa.
La comunicazione ufficiale della tv di Stato
Nella nota rilasciata da Viale Mazzini vengono spiegati i motivi che hanno portato la tv di Stato a cambiare rotta, a seguito anche di polemiche nate dopo l'annuncio dell'interruzione di notizie provenienti dalla Russia e dopo la richiesta dei giornalisti stessi di riprendere i loro servizi di corrispondenza. Nella comunicazione, quindi, si legge chiaramente:
Per questa ragione i corrispondenti e gli inviati nella Federazione Russa, con la consueta direzione delle testate giornalistiche, riprenderanno a informare gli italiani dalla Federazione Russa sulle questioni politiche, economiche e sociali, avendo cura di tutelare l’incolumità e l’integrità dell’azione professionale svolta. Al tempo stesso, la Rai continuerà a informare il suo pubblico sull’invasione in Ucraina e sulle sanzioni economiche dei Paesi occidentali alla Federazione Russa, in modo libero e senza condizionamento alcuno, dalle redazioni centrali in Italia e dagli uffici di corrispondenza nei Paesi al di fuori della Federazione Russa.