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La prima volta dello schwa nei sottotitoli Rai: è successo ai Diversity Media Awards

Il carattere neutro che aiuta il linguaggio inclusivo è stato utilizzato per i sottotitoli dei Diversity Media Awards, in onda su Rai1. È successo per la prima volta.
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Lo schwa è arrivato in Rai. Il carattere neutro che aiuta il linguaggio inclusivo è stato utilizzato per i sottotitoli dei Diversity Media Awards, in onda su Rai1. Di fatto, è la prima volta che succede che la lettera presente nell'alfabeto fonetico internazionale, raffigurata come una "e" piccola rovesciata (ə), venga riconosciuto e utilizzata anche dal servizio pubblico. Con lo schwa si vuole provare a superare il binarismo e sostenere l'inclusività di genere. Si è trattato ad ogni modo di un momento certamente storico. Vedere personaggi della televisione generalista (come Serena Bortone nella foto) parlare normalmente ma con i sottotitoli "inclusivi" è certamente qualcosa di rivoluzionario. Curioso il fatto che sia stato utilizzato lo schwa proprio durante il periodo "meloniano" della Rai.

Cosa dice la Crusca

Mentre vediamo affiorare lo schwa nei sottotitoli Rai, la Crusca nel mese di marzo aveva dato i suoi pareri sulla vicenda, aprendo all'utilizzo del femminile per i mestieri ma ribadendo che l'utilizzo di asterischi e dello stesso schwa, è da escludere "tassativamente" perché non ha nessuna corrispondenza nel parlato. Il motivo secondo gli studiosi: "La lingua giuridica non è sede adatta per sperimentazioni innovative minoritarie che porterebbero alla disomogeneità e all’idioletto". 

Le parole di Vera Gheno

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Anche Vera Gheno, intervistata a Fanpage.it, riconosceva dello schwa, una delle sue difficoltà a essere utilizzato: "Si tratta di un suono alieno all’italiano standard, quindi è difficile che le persone inizino ad andare in giro dicendo “buonasera a tuttə”. L’altra cosa che viene detta è che è una modifica che andrebbe a impattare sulla morfologia della nostra lingua e quindi sarebbe un cataclisma linguistico, e su questo peraltro sono d’accordo. Riflessione: io sto studiando, prima di tutto, questo fenomeno. Il fatto di essere diventata la portabandiera dello schwa è un effetto collaterale di una società che vuole eroi e antieroi, io in realtà studio questi fenomeni". 

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