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La nota dell’Usigrai: “Ritorsioni al Tg1, Gabriella Capparelli sollevata dalla conduzione”, l’azienda smentisce

Nella giornata di domenica 14 luglio arriva la nota di Usigrai, che attacca l’azienda di ritorsione ai danni di Gabriella Capparelli. La giornalista del Tg1, che fa parte dell’esecutivo del sindacato, avrebbe dovuto condurre lo speciale su Trump, per poi essere sollevata “senza alcuna motivazione”. La Rai, però, smentisce.
A cura di Ilaria Costabile
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Il sindacato Usigrai lancia un'accusa nei confronti del direttore del Tg1, Gianmarco Chiocci, che nella mattinata di domenica 14 luglio, avrebbe rimosso dalla conduzione dello speciale della testata dedicato all'attentato a Trump, la giornalista Maria Gabriella Capparelli. La scelta, secondo gli esponenti del sindacato, sarebbe stata repentina nonché una forma di ritorsione a seguito dello sciopero sindacale dello scorso 6 maggio.

Le dichiarazioni del sindacato Usigrai

Il comunicato diffuso dal sindacato Usigrai è piuttosto chiaro e nella parte iniziale si legge: "È la logica dei tempi che corrono in Rai dopo la presa dell'azienda da parte di una dirigenza che usa il potere acquisito contro chiunque la pensi in modo diverso da loro". La nota continua con la spiegazione di quanto sarebbe accaduto la mattina di domenica 14 luglio, nella redazione del Tg1:

il direttore Chiocci non ha ancora smentito i messaggi ai colleghi sullo sciopero del 6 maggio (La Repubblica online del 17 maggio riporta che Chiocci scrisse: “Oggi è stata una pagina storica per la Rai, un evento epocale. Per la prima volta uno sciopero indetto dal sindacato rosso Usigrai si è risolto in un boomerang senza precedenti”). Oggi una collega componente dell'Esecutivo Usigrai, conduttrice di lunga e consolidata esperienza, è stata sollevata dalla conduzione dello speciale sull'attentato a Trump e dei tg (tutti cancellati ad eccezione del Lis obbligatorio) senza alcuna motivazione mentre, già dall'alba in redazione, si stava preparando a condurre come da incarico e da orario.

Secondo l'Esecutivo Usigrai si tratterebbe di una rimozione, verificatasi a seguito dello sciopero indetto dal sindacato lo scorso 6 maggio: "La stessa conduttrice che la mattina del 19 aprile scorso per il direttore Chiocci andava benissimo per condurre lo speciale di Esteri sull’attacco di Israele all’Iran, oggi, dopo che Usigrai il 5 giugno scorso ha depositato un ricorso contro l’azienda per comportamento antisindacale, riferendo anche di un episodio accaduto al Tg1, durante lo sciopero del 6 maggio scorso, viene esautorata". La nota si conclude con ulteriori precisazioni in merito all'atteggiamento adottato nei confronti di Maria Gabriella Capparelli:

È la prima volta che accade alla collega di provata esperienza in speciali e dirette di ogni tipo, confermata alla conduzione da 5 direttori ma che riveste oggi incarichi sindacali. Difficile pensare che si tratti di coincidenze se, come chiaramente appare, non vi sono motivi che possano giustificare decisioni che di fatto mortificano la qualità professionale della collega, lanciano un messaggio obliquo a chi fa attività sindacale e segnalano una modalità di gestione delle testate Rai di carattere arbitrario che danneggia l’azienda e il sindacato.La nostra è la denuncia di un clima che si rintraccia ormai quotidianamente nella gestione dell'azienda. I giornali sono pieni da mesi di piccoli e grandi violazioni delle regole e del buon senso in una azienda che è diventata prima di tutto luogo delle scorribande di interessi politici che nulla hanno a che fare con il bene pubblico che la Rai rappresenta per cittadini e utenti.

La smentita della Rai

Intanto è arrivata la smentita da parte dell'azienda che, già per lo sciopero di maggio accusava l'Usigrai di diffondere notizie inesatte. In questa occasione, quindi, sostiene di non aver mai fatto ritorsioni alla collega, sottolineando come si sia trattato di un lavoro di squadra compatto e coordinato proprio dal direttore del Tg1:

La notizia dell'attentato all'ex presidente Trump è arrivata dopo la mezzanotte e ha tenuto impegnata per tutta la notte parte della direzione del Tg1, a cominciare dal direttore, tre vicedirettori, il capo redattore degli Esteri, Oliviero Bergamini, già corrispondente della sede Rai di New York. L'organizzazione di uno speciale di tre ore e mezza, a partire dalle ore 7 del mattino, ha visto impegnati tutta la redazione Esteri e parte della redazione Cronaca. I collegamenti con ospiti e corrispondenti dalle sedi Rai all'estero sono stati organizzati sui temi di politica internazionale. Come già altre volte accaduto in passato, anche con altre direzioni, la scelta della conduzione di uno Speciale improntato esclusivamente su temi di politica internazionale – nel rispetto dell'autonomia decisionale del direttore sancita dall'articolo 6 del contratto nazionale del lavoro giornalistico – è caduta sulla redazione di competenza.

La nota da parte della Rai, quindi continua: "La collega Capparelli, stimata e apprezzata, ha condotto regolarmente il TgLis, spazio di informazione che non poteva essere inglobato nello Speciale (che è cosa diversa dal Tg). L'Usigrai parla di ritorsione, un'accusa infondata e da respingere con forza in ragione del fatto che la scelta della conduzione dello Speciale di 3 ore e mezza è caduta su un capo redattore (Olivero Bergamini) e su un capo servizio-conduttrice della redazione Esteri (Perla di Poppa) già inviata negli Stati Uniti in occasione delle elezioni americane e come sostituzione a copertura della sede di corrispondenza di New York. L'Azienda coglie l'occasione per ringraziare la direzione del Tg1 e la testata tutta per il grande lavoro svolto questa mattina dalle ore 7 alle ore 10.30, a poche ore dall'attentato avvenuto negli Usa". 

Il sindacato Unirai supporta l'azienda

A supportare l'azienda ci pensa, quindi, il sindacato Unirai, che attacca l'Usigrai, mettendone in luce un atteggiamento fazioso e "nemico dei giornalisti Rai"; sostiene poi pienamente il lavoro della testata:

Piegare la realtà a interessi di parte non è giornalismo. Sia sullo sciopero, sia sulla "rimozione" della collega del Tg1 dalla conduzione in occasione dello speciale Tg1 sull'attentato a Donald Trump, Usigrai si dimostra il peggiore nemico dei giornalisti Rai che con la loro professionalità onorano il servizio pubblico. Realizzare un'edizione straordinaria, come fatto lo scorso 6 maggio, con 5 operai morti sul lavoro a Casteldaccia, e oggi aver scelto di affidare il racconto in studio dei gravi fatti degli Stati Uniti a un ex corrispondente da New York e a una collega per lungo periodo inviata Rai a New York, è stata una scelta dettata unicamente dalla volontà di offrire il massimo dell'esperienza sul campo su un tema specifico ai telespettatori, non dalla logica delle parrocchiette e dei favoritismi di parte che evidentemente animano l'Usigrai nel determinare conduzioni, ruoli, promozioni.

Il sindacato Unirai, liberi giornalisti Rai, poi aggiunge: "In passato questo direttore del Tg1, e prima altri direttori – prosegue la nota -, hanno sempre deciso così sugli speciali e non ci ricordiamo sollevazioni scandalizzate dell'Usigrai. Oggi un diritto riconosciuto nel contratto al direttore (articolo 6) viene messo in discussione solo perché a condurre era una collega Usigrai. Curioso no? Unirai sarà sempre a difesa di tutti i colleghi, non di una sola parte". 

Le reazioni della politica

Non mancano, poi, le reazioni da parte anche di esponenti politici. Per coloro che sono nella commissione di Vigilanza Rai, come i parlamentari della Lega che scrivono: "L'atteggiamento tenuto da parte di Usigrai in queste ore è grave, non fosse altro per un costante e irriguardoso attacco a Chiocci, con pretesti peraltro discutibili. Usigrai se ne faccia una ragione: un direttore deve fare il direttore, non il paggetto della sinistra. A nome della Lega, solidarietà a Chiocci". Infine anche Maurizio Gasparri, presidente dei senatoria di Forza Italia, si è così espresso sulla faccenda:

C'è chi fa informazione e chi pensa a sciocchezze. Ho chiamato l'America per avere assicurazioni della lettura dell'ultima nota dell"'Urssigrai", un tempo unico sindacato giornalisti Rai, sulle emittenti Cbs, Fox News e su tutti gli altri network statunitensi…. Nemmeno di fronte alle tragedie alcuni avvertono il senso del limite.

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