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La gaffe di Bianca Berlinguer: “Il Bocc**no tour, scusate il Calippo, m’è venuto automatico”

In un interessante segmento della trasmissione “È sempre Cartabianca”, nel quale si denuncia l’esistenze di “agenzie” che inducono le onlyfanser a prostituirsi, la conduttrice sbaglia il nome del “Calippo Tour” ma poi si corregge: “Mi è venuto automatico, ma di quello si tratta”.
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A Bianca Berlinguer è scappata la lingua nel segmento che racconta il mondo delle star di OnlyFans che vendono il proprio corpo "in digitale". È successo nella puntata del 12 novembre di È sempre Cartabianca nella quale si è raccontata di come alcune agenzie, che gestiscono le onlyfanser, spingono a veri e propri incontri sessuali con alcuni clienti. Ecco allora che a Bianca Berlinguer scappa il termine: "Questi incontri erano quelli di cui abbiamo parlato anche noi? Chinotto tour, Bocchino tour, cioè incontri sessuali con prestazioni…". A questo punto, Bianca si corregge: "Calippo, scusami, ho detto bocchino perché mi è venuto automatico perché quello di cui si parla è una prestazione orale". 

Al di là della gaffe, il segmento è interessante perché fa capire come le creatrici di contenuti di OnlyFans vengono "accalappiate" da agenzie che hanno come unico scopo quello di tirare dentro le stesse in una sorta di ‘cartello' che le spinge a prestazioni sessuali. Una testimonianza, presente in studio, ha spiegato: "In questa agenzia mi volevano far firmare un contratto con una penale, parlavano di soldi, parlavano di prestazioni. Mi spingevano ad avere rapporti, ma hanno visto la mia diffidenza. Dicevano che con i miei contenuti non guadagnavo nulla e dovevo fare contenuti più spinti. A quel punto, ho fatto contenuti spinti col mio migliore amico. Dopo una settimana mi hanno invitata a trasferirsi da loro, a Bucharest, in Romania". Lo scenario è quello di un vero e proprio "sex village", una factory del sesso. Quello che emerge dai racconti e dalle testimonianze delle ospiti di È sempre Cartabianca è uno scenario preoccupante. Esistono quindi agenzie che sfruttano il lavoro delle creator di OnlyFans e che di fatto scollinano nel reato di induzione e dello sfruttamento alla prostituzione.

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