La ‘fuitina’ di Cristina e Sebastian a C’è posta per te: il padre e la madre di lei li perdonano
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A C'è posta per te di sabato 8 febbraio, Cristina e Sebastian: la storia di un amore contrastato dalla famiglia di lei. Quando lei capisce che l'amore con Sebastian è una cosa importante lo presenta alla madre Giusy. Quando decidono, dopo un mese, di parlare con il padre, lui fa una sorta di interrogatorio a Sebastian per capire che fa, da dove viene, che lavoro ha e fa l'ingresso in casa. Tutto pare normale, anche se lei può vedere Sebastian solo alla presenza dei suoi fratelli o di altre persone in casa. Non possono mai esser lasciati soli anche quando escono, ma nel maggio 2023, il padre di lei dice che lui a Sebastian non piace. Il padre di lei prova anche a trovargli un lavoro in un autolavaggio, dopo due mesi si fa licenziare e il padre, di nome Natale, mette la parola fine a Sebastian.
La goccia che fa traboccare il vaso è una falsa gravidanza. Sebastian, da quel momento, viene bandito. A lei viene dato il telefono quattro ore al giorno ed è super controllata. Lei decide di scappare. Se ne vanno in Romania per alcuni mesi, poi vanno a vivere a casa di Sebastian. La famiglia di lei continua a ostacolare questo amore e Sebastian, alla fine, decide di lasciare lei, che torna a casa dei genitori. Ma pochi mesi più tardi, Sebastian richiama Cristina. E la sua famiglia torna a non parlare più con lei.
Il confronto con i genitori
Entrati i genitori in studio è un fiorire di lacrime. Una narrazione che segue un percorso ormai fin troppo familiare è che probabilmente si farebbe bene a modificare in qualche modo, dato che il format è ormai a una fase di stanca. Sono sempre le solite cose: storie di interrogatori paterni degni di un commissariato di polizia, le restrizioni sempre più asfissianti. Il controllo ossessivo culmina nel divieto assoluto per i due giovani di rimanere soli, come se la virtù della figlia fosse un tesoro da custodire sotto chiave. Una figlia che si ritrova in lacrime a rivendicare la propria felicità: una vergogna che si debba assistere ancora oggi a una storia di questo tipo.
"A me non manca nulla con lui, lui non mi fa mancare nulla, ma mi manca una parte del mio cuore, ovvero voi", dice Cristina. Ma la versione dei genitori di Cristina rivelano una verità ulteriore. Il fatto che Sebastian forse non è abbastanza maturo per sua figlia. Giusy, commossa, assicura di volere solo il bene della figlia e anche di loro due. Cercava di mediare il punto di vista del padre che, invece, era solo fissato sul lavoro. “Come dici di amare mia figlia se poi me la rimandi a casa alla prima difficoltà?” insiste Giusy. E inizia a pensare che lei potrebbe soffrire solo insieme a lui.
![Le lacrime della madre di Cristina](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/25/2025/02/Screenshot-2025-02-08-alle-23.18.02.jpg)
La posizione del padre: "Sono ancora bambini"
La posizione che Natale ha preso è di non parlare più alla figlia. Maria De Filippi chiede: "Ha funzionato la tua posizione?". Natale ammette: "Non ha funzionato, lo so". Natale si rende conto che tutto quello che ha da fare è sperare che sua figlia abbia ragione: "Lui ha 23 anni, sono ancora piccolini, sono bambini". Cristina dice: "Io voglio che tu mi accompagni all'altare". Ma per adesso, di matrimonio non se ne parlerà. La busta viene aperta, non prima che il padre premetta: "Io abbraccio mia figlia, ma a lui stringo solo la mano".
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La trasmissione di Maria De Filippi, pur nel suo intento di raccontare storie di riconciliazione, finisce per perpetuare stereotipi che dovrebbero appartenere al passato: il padre siciliano geloso e autoritario, la madre costretta a mediare per le radicali decisioni maritali, la figlia che deve scegliere tra l'amore e la famiglia. Nel 2025, queste dinamiche familiari appaiono anacronistiche, eppure continuano a popolare il prime time della televisione italiana, forse perché ancora tristemente radicate in alcune realtà del nostro paese. Certi schemi culturali continuano a resistere al tempo, purtroppo.
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