La figlia di Natalia Estrada è identica alla madre, sulla separazione dei suoi: “Mai visti insieme”
Natalia Mastrota, figlia di Giorgio Mastrota e Natalia Estrada, è stata ospite di Silvia Toffanin che l’ha voluta a Verissimo affinché raccontasse la sua storia. Cresciuta restando lontana dal mondo dello spettacolo, Natalia è la figlia di due tra i condutotori tv più popolari negli anni ’90. La madre Natalia, da tempo, ha lasciato la tv. Lavora a stretto contatto con i cavalli, da sempre la sua passione. Il padre Giorgio, invece, resta il re delle televendite televisive. La somiglianza tra la giovane e mamma Natalia è impressionante: impossibile non rivedere nel suo volto quello di Estrada all’epoca in cui era ancora una stella del piccolo schermo. “Mi sarebbe piaciuto vederli insieme come coppia”, ha ammesso Natalia ripensando alla separazione dei suoi genitori.
Natalia Mastrota e i genitori: “Mai visti insieme come coppia”
“Mamma e papà si sono separati che ero piccolissima. Non ricordo quasi nulla, se non gli inseguimenti dai paparazzi e i servizi sui giornali. Mi sarebbe piaciuto vederli insieme una volta, capire come sarebbe stata la vita di tutti i giorni”, ha raccontato ancora Natalia ripensando al rapporto tra i suoi genitori, “Li ho visti insieme ai compleanni e agli eventi, perché negli anni sono rimasti amici. Come coppia mai”. Ma il divorzio non avrebbe intaccato in alcun modo il rapporto con nessuno dei due:
Ho un bellissimo rapporto con entrambi. Con mia madre ci legavano i cavalli perché prima di fare le gare di sci facevo gare di equitazione. Mio padre mi sostiene in tutto. È più pasticcione, ma abbiamo un legame splendido
Natalia Mastrota e la lotta alla bulimia
“A 18 anni ho fatto diete fai da te e questo mi ha portato nel vortice di disturbi alimentari”, ha raccontato Natalia a proposito del periodo segnato dalla sua lotta alla bulimia, “Ho sofferto di bulimia per cinque anni. Poi ne ho parlato con mia nonna, mamma della mamma, che mi ha spinto a parlarne. Lo sport mi ha aiutato a venirne fuori. Sono andata in una clinica vicino Londra e ho trovato gli strumenti per guarire”.