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La domenica di Rai3 riparte da Il Provinciale, Federico Quaranta: “Onore e paura di sostituire Fazio”

Federico Quaranta prenderà in carico la domenica sera di Rai3 dal 17 settembre, per tre settimane. Per tutta la stagione Il Provinciale si alternerà con Report.
A cura di Andrea Parrella
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Inizia stasera l'era post Fabio Fazio di Rai3. Il trasferimento di Che Tempo Che Fa a NOVE apre uno spazio nella prima serata della domenica con un'alternanza tra due programmi: "Il provinciale — il racconto dei racconti" e Report. Se quest'ultimo è uno dei programmi più noti e seguiti della Rai, l'esperimento vero è la promozione in prima serata di Federico Quaranta, che partirà dal 17 settembre per tre puntate, lasciano poi spazio a Ranucci per riprenderlo a Natale e dopo Sanremo, per un totale di 13 puntate stagionali.

Quaranta ha parlato del suo progetto con una dichiarazione rilasciata a Fanpage.it in relazione all'onore e l'onere di succedere a Fabio Fazio: "Sono orgoglioso ma ho anche paura dato che sostituisco per tre domeniche un nome importantissimo che è andato in onda con il suo programma per vent’anni. Noi stiamo provando solo a fare bene a lavorare bene, ma siamo soddisfatti."

Un programma, Il provinciale, che dopo 75 puntate nel day time in orari diversi prima su Rai2 e poi su Rai1, viene promosso alla prima serata di Rai3 per parlare di territorio e cultura. Quaranta ne parla come "un programma dall’alto profilo sì culturale ma senza voler essere lezioso, senza voler essere incomprensibile, senza voler essere distaccato ma completamente inclusivo. La cultura della terra, la cultura bassa, ma è quella delle tradizioni, di ciò che viene tramandato oralmente per dizione tra generazioni: rappresentano i tratti identitari, più profondi del nostro paese. Rappresentano quelle ricchezze per cui siamo ricercati da tutto il mondo, imitati da tutto il mondo". 

Un programma che ha la precisa volontà di andare a ricercare i valori della comunità: "Ci sono ancora, sono conservati nei territori provinciali. Li troviamo nelle cantine, nelle case rurali, negli scantinati, parliamo di letteratura da Pier Paolo Pasolini a Pavese, Fenoglio ma abbiamo parlato anche Deledda di tanti altri, di Don Milani che ha fatto una letteratura importante per quanto riguarda la scuola aperta, democratica, evoluta. Di Dino Campana, il più grande poeta della ruralità mai esistito".

Parlando a La Stampa, Quaranta ha anche respinto le accuse di fare da sponda al sovranismo: "Non cerchiamo polemiche sterili! Perché dobbiamo legare il territorio al sovranismo? Il territorio è del popolo. Inoltre dal punto di vista politico, il Pd e ancora prima Pci e Dc hanno sempre avuto molta presa sul territorio".

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