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Kabir Bedi: “Avrei voluto salvare mio figlio ma si è tolto la vita. Ho fallito”

Ospite da Mara Venier, Kabir Bedi ricorda la sua carriera e racconta di uno dei dolori più grandi della sua vita: la morte di suo figlio.
A cura di Eleonora di Nonno
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Ospite da Mara Venier nell'ultima puntata di DomenicaIn, Kabir Bedi – storico interprete di Sandokan – racconta della morte di suo figlio, il dolore più grande della sua vita. L'attore ripercorre le tappe della sua carriera, parla dei suoi matrimoni (si è sposato quattro volte) e risponde alle domande di Candida Morvillo, Barbara Alberti e Rossella Erre, presenti in studio.

"Ora ho un matrimonio felice"

"Non ho mai perso la speranza di essere felice e ora lo sono" Kabir Bedi, infatti, ora è sposato e dice di aver sempre creduto nel matrimonio. L'attore racconta: "Con la prima moglie ci siamo separati gradualmente, la seconda l'ho lasciata io. La terza voleva vivere a Londra e io in India. Per anni abbiamo portato a mandare avanti il nostro rapporto". Bedi spiega che una delle sue mogli, un'attrice famosa in India, lo ha lasciato perché quando viaggiavano insieme all'estero non riusciva ad ottenere nessun ingaggio: "Non riceveva l'attenzione che sperava".

"Ho fallito, mio figlio si è tolto la vita"

Kabir Bedi parla poi di uno dei momenti più drammatici della sua vita, la perdita di suo figlio Siddharth, morto suicida a 25 anni. "Era un genio laureato in informatica in America, molto intelligente, soffriva di schizofrenia. Era un buon uomo, mai violento. Poi quando ha iniziato ha soffrire di schizofrenia, dopo un incidente in Canada, lo è diventato – spiega l'attore – Io volevo salvarlo ma poi ho fallito perché si è tolto la vita. È stato il momento più doloroso della mia vita. Ha preso questa decisione dopo aver avuto una discussione con me. Io volevo impedirglielo ma lui era determinato a farlo. Non c'è dolore più grande di perdere un figlio e io mi sento in colpa". Bedi, però, manda un messaggio a chi segue da casa: "Non voglio che perdiate la speranza, ora le medicine sono più efficaci di allora". Ad aiutarlo ad affrontare il dolore, è stata la meditazione: "Da quel momento ho deciso di cambiare la mia vita".

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