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Jane Alexander sulle dipendenze: “Mi hanno accompagnato per 20 anni. Vorrei estirpare la voglia di alcol”

Ospite de Le Iene, Jane Alexander ha parlato della sua lotta alle dipendenze: “Alcune subdole, cattive, mi hanno accompagnata per vent’anni”.
A cura di Eleonora di Nonno
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È un racconto sincero quello che ha fatto Jane Alexander nell'ultima puntata de Le Iene. Con un lungo monologo, l'attrice ha parlato del tema delle dipendenze e di come queste abbiano influenzato per vent'anni la sua vita. Anche se "oggi si sente forte", confessa che non è stato semplice abbandonarle.

Jane Alexander: "Sono una personalità dipendente"

Sul palco de Le Iene Jane Alexander ha subito messo in chiaro di essere una personalità dipendente e di quanto "il caffè, il sesso, l'alcol, le serie tv, il cibo, la cocaina, le sigarette, il cellulare" possano condizionare la vita di una persona. Dopo l'elenco, ha aggiunto: "La verità, alcune subdole, cattive, mi hanno accompagnata per vent'anni. È stato facile? No. Le ho abbandonate? Sì, ma non è semplice. Fanno parte di me? Forse". L'attrice non ha sottolineato la difficoltà nel rinunciare a queste dipendenze, in particolare una: "Vorrei estirpare la voglia di alcol come un neo, cavarla come un dente del giudizi in cambio di una cicatrice. Quella brama, quel fuoco che brucia, quella passione. Ma non è così, serve forza, serve amore, tanto amore per sé stessi". Ha concluso il monologo con una considerazione, una speranza nella lotta contro le proprie debolezze: "Perché se devo piacere a qualcuno, devo prima piacere a me stessa. Mi chiamo Jane e sono una personalità dipendente. Ma la cosa che conte è che sono anche tante altre cose. Tante cose belle. E oggi mi sento forte".

Jane Alexander: "Ho affrontato la mia dipendenza dall'alcol per amore di mio figlio"

Ospite a gennaio de La Volta Buona, Jane Alexander aveva parlato della sua lotta alla dipendenza dall'alcol. L'attrice aveva rivelato che disintossicarsi era stata una scelta dettata anche dall'amore per suo figlio Damiano. A spingerla a chiedere supporto agli Alcolisti Anonimi è stato il compagno Gianmarco:

Avevo proprio bisogno di qualcuno che mi spronasse a curarmi. La mia era una richiesta di aiuto, di attenzione, di amore. Questi cinque anni senza bere sono stati difficilissimi, ora va meglio. Non bevo nemmeno gli analcolici perché sarebbe come prendersi in giro. Non è consigliabile prendersi in giro perché si può passare poi agli alcolici. Ho deciso di disintossicarmi per amore. La scelta d’amore maggiore è stata verso di me e, poi, l'ho fatto per mio figlio Damiano. Se sono ancora viva è grazie a lui, è l’uomo che mi ha salvato. Mio figlio mi ha visto stare male molte volte ma non lo ammetterà mai perché con me cerca di essere delicato.

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