Isola, Paolo Noise sul ritiro: “Non ne parlo per non fare spettacolo, ma dovrei essere ricoverato”
Paolo Noise sarà ospite in studio all’Isola dei Famosi, nella puntata di lunedì 5 giugno, per la prima volta dal suo ritiro. Per circa due settimane infatti lo speaker radiofonico è stato costretto a rimanere a Miami per via delle sue condizioni di salute che non gli avrebbero permesso di affrontare il lungo viaggio di ritorno dall’Honduras all’Italia.
Paolo Noise spiega perché non vuole parlare del suo ritiro
Circa quindici giorni nella sua casa in Florida, una breve sosta a New York e, finalmente, un volo diretto a Milano. Una vera e propria epopea quella di Paolo Noise di ritorno dalla sua Isola dei Famosi, reality dal quale si è auto escluso per via di un problema di salute, che la produzione non ha specificato per motivi di privacy. “La mia scelta di non entrare nel dettaglio del mio stato di salute o nei dettagli più intimi della mia fragilità, credo che sia il gesto più giusto per un uomo di spettacolo”, ha fatto sapere Noise via social. “Non accetterò mai la compassione di nessuno e nemmeno ne sentirò mai il bisogno. C’è chi sta affrontando il peggio nella vita e di certo non sfrutterò mai una caduta per fare spettacolo e hype dietro la mia carriera, che spero abbia ben altro per rendere fiero chi mi ama”, spiega il conduttore ai suoi follower.
Ci tenevo a fare questo post, per mettere a tacere una volta per tutte, tutti coloro che pensano che mi sia tirato indietro o abbia mollato, solo perché ho avuto l’eleganza di non fare la vittima ma abbia proseguito con il sorriso a fare ciò che mi viene meglio, ovvero donare allegria in ogni forma di espressione che conosca.
Come sta oggi Paolo Noise
Una volta arrivato in Italia, l’ex naufrago sembra dovesse sottoporsi ad un ricovero per accertamenti medici, ma a quanto pare avrebbe preferito posticipare le cure al termine del suo programma radiofonico. “Ho deciso di spostare di almeno tre settimane il ricovero per i controlli in Italia e tornare a lottare fianco a fianco con i miei colleghi dello Zoo di 105”, ha spiegato. “Non lo faccio per la gloria o perché sono irresponsabile, ma perché sento istintivamente che sia la cosa più giusta, sia nei confronti di Marco (Mazzoli, ndr) che sta a 9.000 km in mezzo alla sabbia a patire, sia nei confronti di Fabio Alisei e tutto il gruppo che per più di un mese si è sobbarcato un lavoro immane per portare avanti la baracca”, ha chiarito. Oggi si sente in forze e ha dunque le energie necessarie per tenere duro ancora qualche settimana. “Mi sento più forte e in forma che mai, sono sereno mentalmente e ben accudito dai miei cari. E poi c’è un detto che recita “chi si astiene dalla lotta è n’gran figlio de na…”.