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Inviata Rai sotto le bombe a Kherson, Raffaela Cosentino: “Probabili granate russe sugli sfollati”

La giornalista e un operatore stavano documentando i soccorsi alle popolazioni alluvionate a Kherson, quando vicino a loro si sono verificate alcune esplosioni: “Probabilmente un colpo di artiglieria o una granata sparata dai russi sulle barche dei soccorritori”.
A cura di Andrea Parrella
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Attimi di tensione per l'inviata di Rai News 24 in Ucraina, Raffaela Cosentino, e per la sua squadra. Mentre stavano effettuando delle riprese da Kherson, nelle zone dell'Ucraina alluvionate e messe in ginocchio dalla distruzione della diga sul fiume Dnipro, la giornalista, insieme all'operatore Maurizio Calaiò e al loro fixer, si sono trovati in prossimità di punti nei quali sono avvenute esplosioni a causa delle bombe russe, esplose intorno alle 13 ora italiana del 9 giugno. Le riprese riguardavano le evacuazioni nelle zone alluvionate, laddove poche ore prima c'era stata la visita di Volodymyr Zelensky.

Il racconto della giornalista

A raccontarlo, nel corso di un collegamento, è stata la stessa inviata, che ha spiegato la dinamica dell'accaduto e i momenti di paura vissuti: "Intorno alle 13 italiane eravamo al punto di soccorso, c'erano i mezzi anfibi che evacuavano le persone quando c'è stata un'esplosione a 20 metri da noi, l'acqua si è alzata, era probabilmente un colpo di artiglieria o una granata sparata dai russi sulle barche dei soccorritori". Cosentino lo ha raccontato l'inviata di RaiNews24, proseguendo così: "Intorno a noi c'erano imbarcazioni, ambulanze, punti di ristoro per gli sfollati. È stato un attacco deliberato. In quello stesso posto poche ore prima c'era stato Zelensky: sembra proprio la risposta russa alla sua visita. Il bombardamento poi è continuato con intensità,   siamo corsi via, era difficile raggiungere i rifugi, alcuni militari hanno sfondato i vetri di una palestra interrata, ci siamo calati lì con i soccorritori e i volontari. Il bilancio è di almeno nove persone ferite”.

Raffaela Cosentino, il precedente dell'aggressione verbale in Sicilia

Per ragioni del tutto diverse, la giornalista Raffaela Cosentino era stata protagonista di un altro momento salito agli onori delle cronache. Era accaduto nel 2020, quando la cronista della TGR Sicilia e il suo operatore erano stati vittime di un'aggressione verbale, mentre documentavano la protesta dei ristoratori che si è svolta a Palazzo d'Orleans a Palermo: "presi di mira da tre uomini esagitati che ci hanno costretto ad andarcene a forza di insulti, urlati con fare minaccioso e totalmente senza mascherina", avevano spiegato.

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