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Il ritorno di Biagio Izzo a Tale e Quale Show per imitare Romina Power è il trash che funziona

Il comico napoletano è tornato sul luogo del delitto che lo aveva “consacrato” nell’imitazione di Caterina Valente. Lui è la quota “Paolantoni”. Il giullare, il saltimbanco. Quello che ti strappa la risata sguaiata e non teme imbarazzi. Perché vale una sola regola: “la gente vuole ridere”.
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Standing ovation per Biagio Izzo. Anche se poi è andata come è andata con Massimo Bagnato, concorrente in carica che ha aiutato per l'imitazione di Al Bano e Romina Power. Il comico napoletano è tornato sul luogo del delitto, Tale e Quale Show che lo aveva "consacrato" nell'imitazione di Caterina Valente (Bongo Cha Cha), peraltro ieri riproposta proprio dopo la canzone in gara. A proposito, ovviamente Biagio Izzo ha contribuito alla posizione finale in classifica di Bagnato per la quarta puntata del programma: rigorosamente ultimo. Ma la competizione lascia il tempo che trova. L'importante è che il pubblico si sia divertito.

Lo dimostrano gli enormi attestati che sono arrivato sui social. Biagio Izzo è la quota "Cirilli", la quota "Paolantoni". Quello che va oltre ogni imbarazzo e che sublima il trash. Carlo Conti in queste situazioni ci sa sguazzare, le sa far capitalizzare, del resto è stato proprio lui che grazie a questa trasmissione ha rivitalizzato più carriere d'un santone: Amadeus, su tutti. Tale e Quale Show è il programma simbolo degli ultimi vent'anni (tocca aggiornare questo lungo e bello editoriale di Andrea Parrella, scritto nel 2022) anche grazie a questi momenti di sano cazzeggio, di corrida anni 2000.

I post su X di ieri sera, arrivati copiosi in diretta, erano a dimostrazione di questo: "Ma perché non hanno pensato di rendere Biagio Izzo resident del programma?". Una sorta di Gabriele Cirilli, per l'appunto. O di Francesco Paolantoni che, tanto per cambiare, quest'anno a Ballando con le stelle va a riempire proprio quella casella. Il giullare, il saltimbanco. Quello che ti strappa la risata sguaiata e non ha paura di risultare cringe. Perché il cringe lo sfrutta, lo veicola e poi lo supera per farlo diventare qualcosa di molto semplice: una cara vecchia gag da rivista. Un aggiornamento sul tema del demenziale, senza alcuna pretesa intellettuale. La scuola napoletana lo sa bene, uno spettacolo popolarissimo di un regista, che Tale e Quale lo ha frequentato da giudice, ce l'ha scritto fin dal titolo: La gente vuole ridere! 

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Gennaro Marco Duello (1983) è un giornalista professionista. Laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa di Napoli. Lavora a Fanpage.it dal 2011. Ha esordito nella narrativa nel 2022 con il romanzo Un male purissimo (Rogiosi). California Milk Bar - La voragine di Secondigliano (Rogiosi, 2023) è il suo secondo romanzo.
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