"Persona normali, semplici". Il nuovo Grande Fratello riparte da questi elementi di propaganda, tra le prime parole pronunciate dalla nuova opinionista Cesara Buonamici. Liberarsi dagli orpelli ed eccessi degli scorsi anni, che tanti disagi e dibattiti hanno provocato. Questi i proclami dell'estate appena trascorsa all'insegna della volontà di cercare storie, non personaggi, frutto della svolta anti trash voluta dall'amministratore delegato di Mediaset Pier Silvio Berlusconi. L'attesa per la prima puntata della nuova stagione del reality condotto da Alfonso Signorini si concentrava su queste frequenze, con l'obiettivo di rispondere a una domanda precisa che ronza nella testa di molti: chi è tondo può diventare quadro?
Per dirla meglio: riuscirà lo show, che nelle ultime stagioni ha fatto dell'oltrepassare il perimetro di ciò che si potesse fare in Tv la sua essenza, a conservare una sua credibilità a dispetto dell'inversione di tendenza netta e imposta dall'alto? Può la televisione degli eccessi trovare una nuova strada attraverso un percorso di morigeratezza?
La risposta a questa domanda sarà una delle chiavi della stagione televisiva appena iniziata, che vede Mediaset al centro del dibattito proprio per l'ardimentoso progetto di chirurgia estetica al quale alcune delle produzioni più altisonanti sono state sottoposte. Il Grande Fratello in questa versione mista vip/nip, la prima della storia, è solo uno dei programmi interessati. Il quadro si completa con il restyling di Pomeriggio 5 targato Myrta Merlino e l'arrivo di un volto come Bianca Berlinguer allo scopo di riequilibrare l'orientamento radicale dei talk politici di Mediaset.
Siamo, insomma, davanti a un intervento con cui Mediaset prova ad aprire un nuovo capitolo della propria storia. Se sia il restauro la via giusta per crearsi una nuova identità è difficile a dirsi, ma l'impressione è che puntare su valori come la semplicità e la normalità, strutturare un cast di divi e sconosciuti (esiste ancora questa barriera?), rifarsi il trucco e tamponare gli eccessi, possa essere una strategia di conservazione sensata. Cambiare tutto per non cambiare troppo, visto che i risultati non mancavano. C'è da ricordare, in fondo, che nelle ultime stagioni il Grande Fratello Vip non ha deluso le aspettative sotto il profilo degli ascolti, garantendo a Canale 5 una quantità smisurata di prime serate con ascolti ampiamente in linea con la sostenibilità del reality.
La prima puntata del Grande Fratello dell'11 settembre non basta a fornire risposte definitive sull'efficacia della "operazione lifting". Il GF è uno show che ha bisogno di settimane per carburare, affinché si inneschino le cosiddette "dinamiche" su cui si articola un'intera edizione. Il solo responso inoppugnabile per una Tv commerciale sarà il dato aritmetico degli ascolti, vedendo i numeri sapremo quale sarà la direzione di Mediaset dei prossimi mesi.