Che ne sarà dell'Isola dei Famosi? La domanda è lecita dopo l'ultima edizione andata in onda su Canale 5, che si è conclusa mercoledì 5 giugno dopo due mesi complessi, fatti di ascolti non soddisfacenti, un gruppo di naufraghi poco incisivo e il commento negativo dello stesso amministratore delegato di Mediaset, Pier Silvio Berlusconi, che in un'intervista ha parlato proprio di un cast insoddisfacente.
Ilary Blasi punita per il documentario su netflix
Il dubbio di molti, tuttavia, è chiedersi se questa edizione dell'Isola, affidata alla conduzione di Vladimir Luxuria, non fosse una sorta di antipasto della chiusura (o una pausa del format) mascherata da rivoluzione. Il cambio alla guida del programma è stato improvviso, per certi versi immotivato e povero di quella carica in grado di alimentare le aspettative del pubblico. L'ex opinionista, convertita in conduttrice, ha sostituito di fatto Ilary Blasi. Un avvicendamento difficilmente spiegabile se non nella chiave di una punizione che Mediaset avrebbe inflitto dopo lo "sgarro" del documentario "Unica" prodotto con Netflix.
La reazione di Mediaset sarebbe stata proprio quella di togliere a Blasi la conduzione dell'Isola, non come una forma di chiusura totale, in quanto Blasi condurrà quest'estate Battiti Live con Alvin e dunque non è uscita definitivamente dall'orbita Mediaset, ma in quanto segnale. Un anno sabbatico, quello appena trascorso, che potrebbe portare l'azienda a tornare sui suoi passi dalla prossima edizione, soprattutto se Battiti dovesse confermarsi un esperimento fortunato.
Una nuova Isola un po' Temptation e un po' Pechino Express
Ma la questione resta: L'Isola dei Famosi ci sarà oppure no? Al netto dei risultati tiepidi di questa edizione "purificata" dopo il diktat anti trash di Pier Silvio Berlusconi, il reality potrebbe tornare anche nella prossima stagione su Canale 5, magari proprio con la conduzione di Ilary Blasi, ma in una veste differente. Non più in collegamento da studio, ma con una costruzione più simile ad altri prodotti come potrebbero esserlo Temptation Island, vero grande successo degli ultimi anni di Mediaset, o Pechino Express prodotto dalla stessa Banijay, fatte le dovute differenze tra i due programmi.
Una soluzione che darebbe nuovo ossigeno a un programma da anni comparato al Grande Fratello (versione vip o nip), ma che rispetto a quest'ultimo sconta l'assenza di una diretta 24 ore su 24. Elemento, quest'ultimo che per il GF è stato un propulsore fondamentale grazie al contributo di utenti, fanbase e influencer che, di fatto, isolando i momenti più significativi delle giornate contribuiscono a dettare l'agenda e i temi degli appuntamenti serali.
Il cambio dei connotati dell'Isola potrebbe certamente rappresentare uno shock per il pubblico Mediaset, legato a determinate modalità, ma al netto dei rischi potrebbe partire proprio da qui il cambio di veste auspicato dallo stesso Pier Silvio Berlusconi un anno fa. Il rischio, continuando con questa stessa inerzia, è di ritrovarsi prodotti senz'anima e mordente come è stata l'edizione dell'Isola appena conclusa: forse il primo vero passo falso del nuovo corso di Mediaset targato Pier Silvio Berlusconi.