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Il caso di Giovanna Pedretti

“Guardami negli occhi”: l’ultima intervista del Tg3 a Giovanna Pedretti nel mirino della Vigilanza

Il servizio del Tg3 con le ultime parole di Giovanna Pedretti diventa un caso politico. Iezzi e Toccalini della Lega chiedono intervento dell’OdG e chiarimento di collegamenti tra Selvaggia Lucarelli e il servizio pubblico. Intanto, Biagiarelli non si presenta a È sempre mezzogiorno.
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Il servizio del Tg3 con le ultime parole di Giovanna Pedretti è diventato un caso politico. La Lega, si legge in un'agenzia, presenterà un'interrogazione in Vigilanza Rai per approfondire. "Non so che cosa dirti, non ho una risposta da darti, guardami negli occhi" spiega Giovanna Pedretti incalzata dal giornalista che le mostra tutto quello che è stato messo in discussione – come riporta il servizio – riguardo la sua risposta a una recensione piena di insulti a gay e disabili: "Sui social lo chef e volto tv Lorenzo Biagiarelli, rilanciato da Selvaggia Lucarelli, ha fatto notare più di una incongruenza", si vede nel servizio. Toccalini e Iezzi della Lega annunciano interrogazione parlamentare. Intanto, Lorenzo Biagiarelli, sentitosi coinvolto nel fatto di cronaca, ha preferito rimanere a casa e non partecipare alla puntata odierna di "È sempre mezzogiorno". 

Le dichiarazioni della Lega

Luca Toccalini, deputato della Lega, ha dichiarato la volontà del partito di presentare un'interrogazione parlamentare per il possibile collegamento tra il fatto, Selvaggia Lucarelli (e Lorenzo Biagiarelli) e la stessa Rai: "Siamo sconvolti da quanto accaduto a Lodi. Presenteremo un'interrogazione parlamentare per capire se ci sia un collegamento di tipo contrattuale tra l'influencer (Selvaggia Lucarelli, ndr) e la rete pubblica". E ancora:

È incredibile come un notiziario nazionale, in questo caso il Tg3, abbia dato un risalto sproporzionato alla vicenda di Giovanna Pedretti, la pizzaiola che avrebbe sfruttato un commento finto per farsi della pubblicità. Scene di interviste che sembrano piu' interrogatori, che aggiungendosi ai post pubblicati da Selvaggia Lucarelli, hanno contribuito a scatenare una pesante gogna mediatica contro la pizzaiola. La Rai non ha nulla da dire?

"Dov'è finito il buonsenso?"

Anche Igor Iezzi, deputato Lega, ha chiesto alla Rai e all'Ordine dei Giornalisti di intervenire: "Non hanno nulla da dire?". Il deputato spiega: "La presunta risposta falsa a un commento social di una pizzeria di Lodi è stata affrontata dai Lucarelli e dal Tg3 come fosse il Watergate. Dov'è finito il vecchio caro buonsenso? Adesso ci aspettiamo che chi ha innescato questa caccia alle streghe ci offra un apprezzato silenzio. Nel mentre ci chiediamo: la Rai e l'ordine dei giornalisti, non hanno niente da dire?".

Il comunicato della redazione del Tg3

Nel primo pomeriggio arriva anche il comunicato della redazione del Tg3, in cui si ripercorre la vicenda e si mostra solidarietà alla famiglia: "Tutta la redazione del Tg3 partecipa al dolore della famiglia per la scomparsa della signora Giovanna Pedretti, ristoratrice di Sant'Angelo Lodigiano. Come Cdr, visti gli attacchi di alcune forze politiche, vogliamo precisare alcuni punti a tutela della testata. E' quanto si legge in un comunicato che spiega: il Tg3 ha dato risalto al post della signora Pedretti, in linea con quelli che storicamente sono i temi che contraddistinguono il giornale (la difesa dei diritti dei disabili e delle persone omosessuali), come tutti gli altri organi di stampa – agenzie, tv e siti Internet. Post che aveva ricevuto il plauso anche della ministra per le disabilita', Alessandra Locatelli. Quando poi, sempre sui social, sono stati sollevati dubbi sulla veridicità della storia, il Tg3 ha ritenuto doveroso, nel rispetto della verità e del proprio pubblico, tornare a intervistare la ristoratrice assicurandole, come facciamo quotidianamente, la possibilità di spiegare e replicare, sempre con toni cordiali e civili. Basta rivedere il servizio nella sua interezza. Fin qui la cronaca dei fatti. Il Cdr del Tg3, profondamente colpito da questa tragedia e partecipe al lutto della famiglia, non puo' che respingere fermamente le accuse strumentali mosse alla testata da esponenti politici di Lega e Fratelli d'Italia. I giornalisti del Tg3 hanno sempre dato e continueranno a dare notizie con scrupolo, sensibilità e serietà  in ogni settore". Il comunicato si chiude così:

Continueranno soprattutto a fare domande, senza costruire ‘Watergate ai danni dei più fragili', che sono invece nel Dna della nostra missione di servizio pubblico, e senza ‘gogne mediatiche', conclude la nota

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