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Greta Beccaglia e le molestie subite in Tv: “Minacciata dopo la denuncia, non ho mai ricevuto scuse”

Torna a parlare in TV la giornalista che subì una molestia in diretta, mentre trasmetteva dall’esterno di uno stadio. A Storie Italiane ha detto: “Capisco le ragazze che hanno paura di denunciare ma devono farlo, è così che cambia un paese”.
A cura di Andrea Parrella
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Greta Beccaglia torna a parlare della molestia subita a più di un anno di distanza da quanto accadde in diretta Tv, quando nel corso di un collegamento dall'esterno di uno stadio, un tifoso che passava nei pressi della telecamera la palpeggiò. Evento che aveva sollevato un vero polverone e polemiche. La giornalista si è raccontata nelle scorse ore a Storie Italiane, ospite di Eleonora Daniele, spiegando gli effetti che la sua denuncia al passante ha comportato: “Ho ricevuto minacce dopo la condanna al mio aggressore e ancora oggi ricevo messaggi che mi dicono che ho sbagliato a denunciare”.

Beccaglia parla dell'uomo che la palpeggiò, condannato col rito abbreviato a 1 anno e 6 mesi di carcere per violenza sessuale, con la sospensione della pena per 5 anni e l'obbligo a sottoporsi a un percorso di recupero. “Non ho mai ricevuto personalmente le scuse dell'uomo che mi ha molestato, che invece ne ha parlato con la stampa. Dalle sue dichiarazioni sembra quasi che sia stata io a rovinare la sua vita, ma in realtà è lui che ha fatto un gesto che non è normale – toccare una donna senza il suo consenso – e questo fa parte di una cultura maschilista. Ancora oggi, dopo il caso della giornalista spagnola, ho ricevuto via social messaggi che mi dicono che ho sbagliato a denunciare, ci sono tanti haters che continuano in questa direzione purtroppo”.

Tra i temi emersi nel corso dell'ospitata da Eleonora Daniele, è stato affrontato anche il tema della discussa sentenza per il bidello assolto dalle accuse di molestie ad una studentessa sedicenne dell'istituto Rossellini di Roma. Sul tema Beccaglia ha detto: "Ci sono rimasta molto male leggendo, non riesco a capire perché sia andata così, doveva essere educativa perché si parla di una scuola e le pene devono insegnare."

Tornando alla sua vicenda, che negli ultimi giorno è tornata a far discutere per un caso molto simile accaduto in una Tv spagnola, Beccaglia ha detto: “Purtroppo, dopo quello che ho fatto, ovvero denunciare, non mi aspettavo questo, anzi. Mi aspettavo un paese che fosse più vicino e che potesse ‘sfruttare’ quello che è successo a me per non ricadere nello stesso errore. Sono passati quasi due anni ma mi ci è voluto un po’ di tempo per andare avanti, ad esempio hai sempre un po’ paura di postare una foto sui social o di fare qualcosa perché vieni giudicata". Quindi ha concluso:

Capisco le ragazze che hanno paura di denunciare. Però ad oggi voglio essere qui per dare l’esempio e dire denunciate perché è così che cambia realmente qualcosa nel nostro paese.

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