Chi è nato nel 1997 oggi ha 25 anni, gli stessi anni di "Barbie Girl", one hit wonder degli Aqua. Chi era già nato ricorda bene l'incredibile successo di quel brano nonsense accompagnato da un video coloratissimo sparato decine di volte al giorno da Mtv. Per questo, il loro annunciato ritorno in televisione all'Arena Suzuki di Amadeus ha fatto faville. C'è poco da fare: è questo show l'unico vero erede del Festivalbar, complice proprio la presenza delle stelle del passato. Un altro grande colpo firmato Rai e Amadeus: complimenti.
"Barbie Girl" fu il singolo che nel 1997 consegnò il nome degli Aqua all'eternità e alle vette delle classifiche, spingendo anche il disco uscito nel 1998, "Aquarium", alle primissime posizioni anche in Italia. Dopo quel momento, non c'è stata più alcuna occasione per la band danese di riaffacciarsi in classifica dalle posizioni che contano; e basta controllare anche solo gli stream su Spotify e la differenza tra Barbie Girl e ogni altro singolo, per farvi un'idea.
Non solo Aqua. Nella seconda puntata di Arena Suzuki hanno rubato la scena anche Raf – che per una volta non vediamo solo a Capodanno, amen – Rita Pavone (!!!), gli Eiffel 65, i Fool's Garden (quelli di Lemon Tree), Holly Johnson dei Frankie Goes To Hollywood, il simbolo della dance '90 "Please don't go" dei Double You. Dulcis in fundo, Amadeus ha citato direttamente Vittorio Salvetti, patron del Festivalbar e la grandezza di quegli anni. Non c'è nulla di più potente della nostalgia: è l'emozione totalizzante, la magia dei ricordi che ci coinvolge tutti e ci consente di liberarci di una preoccupazione di troppo. È bella televisione in una liturgia consolidata. Evviva Arena Suzuki che nulla s'è inventato, ma in qualche modo ha rimesso in piedi quei momenti: li ha riproposti e reinventati. Che meraviglia.