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Giulia Salemi in lacrime parla in persiano alle donne iraniane: “La vostra libertà è anche nostra”

Il monologo di Giulia Salemi a Le Iene è in persiano: l’influencer, la cui mamma Fariba è nata a Teheran, si è rivolta alle donne iraniane in protesta contro il regime dopo la morte di Mahsa Amini. “A voi che reclamate la stessa libertà che in passato è stata negata a mia madre, siamo con voi”.
A cura di Gaia Martino
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Giulia Salemi ieri sera è stata ospite de Le Iene per mandare un messaggio alle donne iraniane, per raccontare loro la grande mobilitazione e il sostegno dell'Italia alla loro causa, la protesta esplosa dopo la morte di Mahsa Amini, la giovane 22enne curda arrestata perché indossava l'hijab in modo, secondo il regime, non corretto. Tantissime donne italiane hanno tagliato una ciocca dei loro capelli in segno di solidarietà, da Giovanna Botteri, Claudia Gerini, diverse attrici francesi come Marion Cotillard e Juliette Binoche. Hanno accolto l'appello della Iena Nina Palmieri anche Belen Rodriguez, Ambra Angiolini, Laura Torrisi e tante altre donne di spettacolo. L'influencer di origini persiane non è riuscita a trattenere le lacrime in diretta su Italia Uno.

Il monologo di Giulia Salemi

Giulia Salemi ospite de Le Iene ieri sera ha parlato ai telespettatori, in persiano. Si è presentata al pubblico, ha raccontato delle sue origini: "Buongiorno sono Giulia Salemi, sono una conduttrice e influencer italo persiana. Mia madre Fariba è nata a Teheran e nel '78 durante la rivoluzione islamica è stata costretta a fuggire. È stata lei a insegnarmi l'amore per l'Iran. Da bambina mi portava a Theran dove per tre mesi ho frequentato anche le scuole, in quei giorni mi divertivo tanto con i miei cugini a Shahr-e Bazi (Luna Park)". Poi ha continuato, rivolgendosi alle donne iraniane per raccontare loro di quanto in Italia siano tutte dalla loro parte: "Questa sera vi parlo in Farsi, per dirvi che, anche grazie a Le Iene, molte donne italiane sanno per cosa lottate, e hanno deciso di tagliarsi e spedire i loro capelli all'Ambasciata iraniana per dire, a chi vi governa, che siamo dalla vostra parte e che la vostra richiesta di libertà è anche la nostra".

Con la voce rotta dal pianto, ha concluso il suo discorso:

È inconcepibile, deprimente, offensivo che voi donne che vi siete sacrificate per raggiungere importanti posizioni nella società iraniana e per farla progredire, ancora oggi dobbiate subire le pretese di un regime che vuole decidere cosa c'è di giusto e cosa di sbagliato in voi. A voi che reclamate la stessa libertà che in passato è stata negata ad altre, come mia madre, va il nostro più grande abbraccio. Continuate a rifiutarvi di tacere, non fermatevi, noi siamo con voi, vi voglio tanto bene. Donna, vita, libertà.

Perché le donne italiane si tagliano i capelli

L'arresto di Mahsa Amini, 22 anni, ha acceso le proteste in Iran. La giovane fu portata via dalla polizia in un centro di rieducazione perché non indossava correttamente, secondo il regime, l'hijab. La sua morte, avvenuta in ospedale tra giorni dopo l'arresto, ha scatenato un'onda di indignazione e rabbia in tutto il Paese. Da qui è nato il gesto di ribellione, il taglio di una ciocca per manifestare contro l'ingiustizia, lo standard di femminilità imposto, il dolore per la perdita di una persona cara.

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