Giovanni Muciaccia: “Volevo mollare tutto, non mi prendevano ai provini. Fiorello contribuì al mio successo”

Giovanni Muciaccia si racconta a La Volta Buona. Nella puntata in onda giovedì 24 aprile, il celebre conduttore di Art Attack parla di un momento difficile della sua carriera e commenta la sua imitazione a opera di Fiorello, che definisce con Caterina Balivo la sua "consacrazione".
Giovanni Muciaccia: "Volevo mollare tutto"
"Ho lavorato con Topo Gigio dal '93 al '95. Era già una superstar" racconta Giovanni Muciaccia. Quando la conduttrice gli chiede come mai sia stato fermo per un certo periodo di tempo, risponde ricordando una fase difficile della sua carriera:
Facevo dei provini ma non mi prendevano. È andata avanti così per due anni e mezzo, quasi tre. C'è stato un momento in cui ho pensato di mollare tutto e trovarmi un "lavoro serio". Che poi, lavoro serio che vuol dire? I miei genitori non mi hanno sostenuto, non volevano che io facessi l'attore o lavorassi in televisione. Devo dire che un po' li condannavo per questo, invece oggi capisco da genitore di due figli che hanno fatto bene ad ostacolarmi. Questo ha fatto nascere in me una voglia di rivalsa, di riuscire a tutti i costi.
A sbaragliare le carte in tavola è stato Art Attack: "Questo programma mi ha cambiato la vita. È durato vent'anni, mai lo avrei immaginato. Ha esordito nel '98 sulla Disney, poi nel 2000 è arrivato in Rai fino al 2018".
Giovanni Muciaccia: "Fiorello ha contribuito al mio successo"
Per anni Fiorello ha imitato Giovanni Muciaccia, una performance che il conduttore ha sempre gradito. "È stata una sorta di consacrazione del personaggio. Sono molto contento, la mia popolarità è quintuplicata" spiega. E ancora: "Il programma era conosciuto ma grazie a Fiorello è arrivato anche agli adulti". Ricorda, poi, la sua partecipazione a Ballando con le stelle: "Alla seconda puntata mi è volata la ballerina, atterrò di mento e si tagliò. Le hanno riparato il mento con la colla, non vinilica però".